Nel nome di Allāh, la lode spetta ad Allāh, che la grazia e la pace siano rivolte al Messaggero di Allāh, al Suo casato, ai Suoi Compagni, e coloro che Lo hanno seguito. Dopodiché:
Questo è il libro: "La fuga dall'ateismo all'Islām"
Il libro presenta una descrizione della natura dell'ateismo e delle sue problematiche, e la modalità con cui si contraddice con i principi della ragione e della disposizione innata.
Il libro presenta alcune prove dell'esistenza del Creatore, il lodato.
Noi riconosciamo Allāh con l'intelletto, dice Allāh l'Altissimo:
}أَمْ خُلِقُوا مِنْ غَيْرِ شَيْءٍ أَمْ هُمُ الْخَالِقُونَ { )الطور-35(
"Sono stati creati dal nulla, o si credono loro stessi creatori?" (35) [Sura "Il Monte" v.35]
Secondo la ragione vi sono solamente tre probabilità:
La prima è che la nostra creazione non derivi da un creatore ("Sono stati creati dal nulla?"). E ciò è impossibile poiché, come potremmo essere stati creati senza un creatore?
La seconda è che siamo stati creati da noi stessi ("O si credono loro stessi creatori?"). E anche ciò è impossibile poiché, come potremmo creare noi stessi ancor prima di essere creati?
Quindi non rimane che una terza probabilità, che è quella non espressa nel nobile versetto per la sua elementarità, ossia che abbiamo un Creatore che ci ha creati.
Quindi possiamo riconoscere Allāh con l'intelletto.
Possiamo risalire alla conoscenza di Allāh anche tramite la nostra disposizione innata.
Con essa riconosciamo che la natura e coloro che vengono idolatrati, non possiedono la capacità di creare l'universo, né di far esistere i batteri e l'essere umano. Né hanno la capacità di impostare il funzionamento del corpo umano in tale maniera. Né hanno la capacità di perfezionare il creato, a partire dagli atomi fino alle galassie.
Difatti gli idoli che adorano i miscredenti e la natura a cui crede l'ateo, necessitano entrambi di un creatore.
Per questo sia gli idoli che la natura non sono padroni del proprio destino, e non hanno la capacità di regolare gli ormoni presenti nel tuo corpo con questa stupefacente precisione. Né possiedono la capacità di impostare il nostro codice genetico, ossia milioni di informazioni presenti in ogni cellula. Né hanno la capacità di portare all'esistenza qualsiasi entità, anzi nemmeno riuscirebbero a farlo su sé stessi.
Perciò il Creatore di questo mondo, con tutte queste sue meraviglie, è un Creatore Onnipotente, Onnisciente, che tutto può, Saggio. Che Esso sia lodato.
Inoltre questo libro confuta le congetture degli atei, e i loro tentativi di rigettare (con modi sofistici) le evidenti prove della ragione e dell'indole umana riguardo all'esistenza del Creatore.
Tra i loro più noti sofismi vi è la teoria che "l'apparizione dell'universo sia frutto del caso". Asseriscono ciò in quanto non comprendono (o ignorano) le basi della probabilità. Poiché il caso, per verificarsi, deve avere due condizioni inderogabili.
Che sono: lo spazio e il tempo.
Il caso necessita uno spazio temporale in cui verificarsi.
E necessita anche la presenza materiale di uno spazio in cui verificarsi, in cui possa esprimere la sua azione.
Quindi, come potremmo affermare, cadendo in un diallele (ragionamento circolare), che l'universo sia stato generato dal caso, pur sapendo che il nostro universo provenga dall'assenza di tempo e di spazio, e conseguentemente dall'assenza del caso?
Dopodiché il libro espone anche alcuni indizi logici sulla necessità dell'esistenza della Religione/fede, il significato di quest'ultima e l'ineluttabilità della sottomissione al Signore del creato e della Sua devozione, che Esso sia lodato. Poiché il sottomettersi a Lui ed esserGli devoti con remissività: sono l'essenza della fede.
Perciò ti sottometti ad Allāh, adori il tuo Creatore, coLui che ti concede il sostentamento e che ti grazia incessantemente di ogni dono e ispirazione al bene.
L'adorazione è un diritto di Allāh verso le Sue creature, poiché è Lui che ci ha creati, che ci ha donato la vita, che elargisce nei nostri confronti, che ci ha guidati, e che ci ha inviato i Suoi messaggeri per sottoporci alla prova e acclarare chi tra noi agirà meglio. Quindi l'adorazione non può essere che un diritto di Allāh nei nostri confronti.
}الَّذِي خَلَقَ الْمَوْتَ وَالْحَيَاةَ لِيَبْلُوَكُمْ أَيُّكُمْ أَحْسَنُ عَمَلًا وَهُوَ الْعَزِيزُ الْغَفُورُ{(الملك-2(
"Colui che ha creato la morte e la vita, per mettere alla prova chi di voi opera meglio. E lui è il Potente, il Perdonatore". [Capitolo "La sovranità"]
Il libro presenta in una fase successiva alcuni indizi sulla veridicità dell'Islam, e illustra la verità sul rifiuto di qualsiasi altra religione diversa dall'Islam da parte di Allāh nei nostri confronti. Dice Allāh:
} وَمَنْ يَبْتَغِ غَيْرَ الْإِسْلَامِ دِينًا فَلَنْ يُقْبَلَ مِنْهُ وَهُوَ فِي الْآخِرَةِ مِنَ الْخَاسِرِينَ{ )آل عمران-85(
"E chi segue una fede differente dall'Islām, questa non verrà accettata da Lui, e nell'Aldilà sarà tra i perdenti". [Capitolo "La Famiglia di 'Imrān"]
Infatti l'Islām è la religione con cui Allāh ha inviato tutti i profeti ed i messaggeri.
E l'emblema dell'Islām è la sua rappresentazione del significato della sottomissione ad Allāh e la Sua adorazione esclusiva.
L'Islām è anche la più completa legislazione che incita alla sottomissione ad Allāh.
Ed è l'unica religione che invita al credo dell'unico Dio (Allāh), ossia il monoteismo con cui sono venuti tutti i profeti.
Difatti tutti i profeti credono nella stessa dottrina monoteistica nonostante le loro differenti legislazioni.
Dice Allāh l'Altissimo:
}وَمَا أَرْسَلْنَا مِنْ قَبْلِكَ مِنْ رَسُولٍ إِلَّا نُوحِي إِلَيْهِ أَنَّهُ لَا إِلَهَ إِلَّا أَنَا فَاعْبُدُونِ{(الأنبياء-25)
"E non inviammo prima di te un Messaggero senza avergli ispirato che: non c'è divinità all'infuori di Me, per cui adorateMi!" [Capitolo "I profeti"]
Oggigiorno non vi è religione al mondo rimasta salda al monoteismo fuorché l'Islām. Mentre, tutti coloro che aderiscono ad altre leggi religiose hanno raggiunto una quota di idolatria, maggiore o minore che sia. I profeti, dopo la loro morte, lasciarono le genti sulla via del monoteismo da loro predicato, ma col tempo queste genti presero la via del politeismo. Ed oggi, sulla via del Monoteismo puro col quale giunsero i profeti, non rimane che l'Islam.
In conclusione questo libro presenta la modalità di adesione all'Islām, il suo significato e la sua assoluta necessità.
L'Islām ha risposto a tutte le domande esistenziali che vagano nella mente delle persone: Da dove proveniamo? Perché siamo in questo mondo? E quale sarà la nostra destinazione?
L'Islām ha risposto a tutto ciò in unico versetto nel nobile Corano, disse il nostro Signore:
}وَمَا لِيَ لَا أَعْبُدُ الَّذِي فَطَرَنِي وَإِلَيْهِ تُرْجَعُون{(يس-22)
"E perché non dovrei adorare Colui che mi ha creato dal nulla, e al Quale tornerete?" [Capitolo: "Yā Sīn"]
Da dove provengo? Allāh mi creò (Colui che mi ha creato dal nulla)
Qual'è la mia destinazione? Andrò da Allāh Colui che giudicherà il mio operato.
(e al Quale tornerete).
Perché sono arrivato in questo mondo? Per adorare Allāh ed essere messo alla prova.
Perché adoro Allāh? É razionale che io adori Colui che mi ha creato dal nulla, poiché è questa la natura del rapporto tra il servo e il suo Signore, ossia che il servo adori il suo Signore e Creatore.
(E perché non dovrei adorare Colui che mi ha creato dal nulla).
Un unico versetto ha riunito la risposta alle tre più importanti questioni che tormentano gli esseri umani.
}وَمَا لِيَ لَا أَعْبُدُ الَّذِي فَطَرَنِي وَإِلَيْهِ تُرْجَعُون{ (يس-22)
"E perché non dovrei adorare Colui che mi ha creato dal nulla, e al Quale tornerete?" Capitolo: "Yā Sīn", 22
Quindi l'Islām è la legislazione di Allāh per il creato.
Con la parola Islām s'intende la sottomissione di sé stessi ad Allāh, in quanto l'individuo accondiscende a Lui, è remissivo nei Suoi confronti nell'adorazione, e si rimette al volere del Suo Creatore e Signore.
Dice Allāh l'Altissimo:
}وَمَنْ يُسْلِمْ وَجْهَهُ إِلَى اللَّهِ وَهُوَ مُحْسِنٌ فَقَدِ اسْتَمْسَكَ بِالْعُرْوَةِ الْوُثْقَى وَإِلَى اللَّهِ عَاقِبَةُ الْأُمُورِ{(لقمان-22)
"Chi sottomette il suo volto ad Allāh e compie il bene, si afferra all’impugnatura più salda"Capitolo: "Luqmān", 22
Infatti l'Islām è intendere l'adorazione di Allāh in ogni singola cosa nella tua vita, piccola o grande che sia. Dice Allāh:
}قُلْ إِنَّ صَلَاتِي وَنُسُكِي وَمَحْيَايَ وَمَمَاتِي لِلَّهِ رَبِّ الْعَالَمِينَ (162) لَا شَرِيكَ لَهُ وَبِذَلِكَ أُمِرْتُ وَأَنَا أَوَّلُ الْمُسْلِمِينَ (163){(الأنعام-162,163)
"Dì: In verità la mia preghiera, il mio culto, la mia vita, e la mia morte, appartengono ad Allāh, il Signore dei Mondi"
"Non ha simili. Questo mi è stato ordinato, e sono il primo a sottomettermi"Capitolo: "al-An'ām", 162 - 163
"La mia preghiera, il mio culto, la mia vita, e la mia morte, appartengono ad Allāh, il Signore dei Mondi": Ossia che tutto il mio operato è rivolto ad Allāh, in quanto io prego per Allāh, obbedisco ai miei genitori per Allāh, studio ed imparo affinché possa aiutare la gente con l'obbiettivo di compiacere Allāh, dormo affinché possa riposare ed essere in forma il giorno dopo per riuscire a compiere ciò che mi ha ordinato Allāh.
Questa è una venerazione di Allāh in ogni attività, e ciò è tra le più importanti manifestazioni e segni della sottomissione ad Allāh.
La sete di conoscenza, cioè la conoscenza della più importante questione che più ci impensierisce, non la soddisfa nulla fuorché l'Islām..
Mentre l'ateismo non soddisfa una persona consapevole del fatto che è stata concepita (in questo mondo) per poi decedere.
Il libro consiste in un dossier sapienziale e logico delle problematiche dell'ateismo, oltre ad alcune prove sulla veridicità dell'Islām.
Il dossier sarà esposto sotto forma di domanda e risposta.
Che la ricerca abbia inizio, auspicando nella benedizione di Allāh.
1 - Che cosa significa ateismo?
L'ateismo è il rifiuto del credo in qualsiasi forza invisibile.
L'ateo infatti rinnega il Creatore, le profezie e la resurrezione.
2 - Cosa si biasima dell'ateismo?
L'ateismo richiede una "fede" nei suoi principi di gran lunga maggiore rispetto alla fede religiosa.
Però è una fede basata su ipotesi illusorie e immaginazioni fallaci, al contrario della fede religiosa la quale è fondata su principi elementari innati, evidenze tangibili, su assiomi logici e prove legittime.
Dunque, affinché tu diventi un ateo dovresti immaginare di credere quanto segue: A- Il nulla si è aggregato al nulla e ha composto una gigantesca realtà.. Un creato sbalorditivo e stupefacente, con un'elevata precisione nelle sue caratteristiche e limiti estremi. B- Il caso ha generato questi limiti estremi e le leggi fisiche dell'universo, mentre è risaputo che le due condizioni necessarie del caso sono lo spazio e il tempo (in cui si verifica), e l'universo proviene da un'assenza di spazio temporale, e quindi dall'inesistenza del caso stesso, in quanto mancano le sue condizioni necessarie. C- La casualità e l'ambiente iniziale della terra hanno generato la vita, i batteri e l'uomo. Mentre l'intelletto umano nel massimo della sua espressione contemporanea non è capace di originare la più banale forma di vita. E- Tutti i valori morali su cui concordiamo, e che vanno in direzione contraria rispetto al materialismo (inteso come concezione filosofica) - infatti i principali valori educativi rappresentano un ostacolo concreto ed una perdita dal punto di vista degli interessi mondani - sono un risultato ed un prodotto del materialismo stesso. Quindi, affinché tu possa iniziare il tuo percorso nell'ateismo, dovresti credere a questi ragionamenti inconcepibili.
Non esiste un solo principio intellettuale o materiale, nell'ateismo, che impedirebbe lo sterminio di tutti gli abitanti della terra.
Poiché il mondo materialista non conosce il giusto e lo sbagliato.
Quindi, da una prospettiva ateistica, lo sterminio degli abitanti della terra equivale alla loro permanenza.
L'ateismo anch'esso si basa sul credo, che però rimane privo di riscontri scientifici, o riferimenti storici tramandati, o prove logiche, o etiche comportamentali.
Qual è la prova dell'esistenza del Creatore?
Le prove sono molteplici, ma ne saranno sufficienti due:
1- La prova della creazione [dal nulla]
2- La prova dell'accuratezza e della perfezione
Cosa si intende con la prova della creazione [dal nulla]?
La prova della creazione [dal nulla] significa che:
Ogni cosa venuta ad essere dopo la sua inesistenza, necessita di un "artefice", cioè colui che dà origine.
E affermando ciò si possono formulare un'infinità di esempi per affermare l'esistenza del Creatore, che sia lodato.
Infatti ogni atomo nell'universo è una prova della creazione; poiché ogni cosa venuta in essere è una testimonianza dell'esistenza del Creatore.
E se osserverai l'esistenza, questa ti mostrerà che è transitoria e mutevole, e non permanente o eterna, quindi non è indipendente. Ciò ti porta all'assoluta certezza razionale che ha un Creatore, e di conseguenza la tua attenzione si rivolgerà verso il Creatore del cosmo al solo riflettere sul cosmo.
Per questo motivo sono molteplici i versetti del Corano che inducono alla riflessione sull'universo e sulle creature che ci circondano, dice Allāh:
}قُلِ انْظُرُوا مَاذَا فِي السَّمَاوَاتِ وَالْأَرْضِ وَمَا تُغْنِي الْآيَاتُ وَالنُّذُرُ عَنْ قَوْمٍ لَا يُؤْمِنُونَ{( يونس-101)
Dì: "Osservate ciò che è nei cieli e in terra". Ma a che potranno servire i segni e gli avvertimenti a gente che non crede? Capitolo: "Yūnus", 101
E disse l'Altissimo:
}أَوَلَمْ يَتَفَكَّرُوا فِي أَنْفُسِهِمْ مَا خَلَقَ اللَّهُ السَّمَاوَاتِ وَالْأَرْضَ وَمَا بَيْنَهُمَا إِلَّا بِالْحَقِّ وَأَجَلٍ مُسَمًّى وَإِنَّ كَثِيرًا مِنَ النَّاسِ بِلِقَاءِ رَبِّهِمْ لَكَافِرُونَ{(الروم-8)
"Non ragionano forse, con sé stessi, che Allāh non ha creato i cieli e la terra e ciò che c'è tra loro, se non con veridicità e un termine prestabilito? E in verità molti tra la gente negano l'incontro col loro Dio".Capitolo: "I Romani", 8
E disse l'Altissimo:
}أَوَلَمْ يَنْظُرُوا فِي مَلَكُوتِ السَّمَاوَاتِ وَالْأَرْضِ وَمَا خَلَقَ اللَّهُ مِنْ شَيْءٍ وَأَنْ عَسَى أَنْ يَكُونَ قَدِ اقْتَرَبَ أَجَلُهُمْ فَبِأَيِّ حَدِيثٍ بَعْدَهُ يُؤْمِنُونَ{(الأعراف-185)
"Non hanno riflettuto sul Regno dei cieli e della terra, e tutto ciò che Allah ha creato?" Capitolo: "al-A'rāf", 185
E dunque, ogni cosa venuta ad esistere è una prova diretta dell'esistenza del Creatore!
Cosa s'intende con la prova dell'accuratezza e della perfezione?
La prova dell'accuratezza e della perfezione significa che:
In genere, ogni cosa, a partire dai quark - i più minuscoli elementi della materia che costituiscono la composizione dei protoni dell'atomo - fino alle galassie, possiede un determinato grado tra i differenti gradi dei sistemi complessi.
Cioè esegue un'attività specifica e un determinato compito.
Ogni sistema complesso in natura rappresenta un rango aggiuntivo rispetto alla semplice esistenza.
Infatti la semplice esistenza è un livello.
E la complessità che vi è all'interno dell'elemento esistente rappresenta un livello maggiore rispetto alla semplice venuta in essere.
E tutto ciò che ti circonda è architettato in un modo specifico affinché svolga una determinata attività.
Quindi tutto ciò che ti circonda possiede un sistema complesso.
E il sistema complesso è una prova di realizzazione e creazione.
Quindi è necessario che vi sia chi compie l'atto di portare ad esistere (un artefice).
Un esempio di ciò è la lampadina. Essa infatti rappresenta un sistema complesso.
La lampadina elettrica è costituita da:
1 - Filamento di tungsteno
2 - Filo di piombo: conduce la corrente elettrica al filamento di tungsteno.
3 - Gas inerte: protegge il filamento di tungsteno e non interagisce con esso, né con la corrente elettrica.
4 - Bulbo di vetro: impedisce l'entrata dell'aria e l'uscita del gas inerte, altrimenti si brucerà il filamento.
5 - Base a vite: permette di fissare la lampadina nella sua sede, e vi è un circuito per il passaggio della corrente elettrica.
Questa lampadina elettrica è un dispositivo che rappresenta un sistema complesso impossibile da semplificare, quindi costituisce una prova logica basilare che dimostra la creazione perfetta.
Colui che nega la realizzazione perfetta della lampadina, o che suppone che sia comparsa dal nulla per caso, è lui a dover provare ciò che afferma.
Infatti colui che ha realizzato la lampadina conosce perfettamente il significato di elettricità, il suo circuito, l'utilità della lampadina, la sensibilità del filamento, ed è per questo che l'esistenza della lampadina è una prova diretta del fatto che abbia un realizzatore preciso. E non è un frutto del caso solo per il fatto che vi siano lampadine del tutto differenti alla lampadina in questione.
E con lo stesso metodo di ragionamento logico deduciamo che qualsiasi cosa abbia un sistema complesso, come l'essere umano, deve avere un realizzatore che l'ha portata all'esistenza.
La lampadina è composta da cinque parti..
Mentre l'essere umano è composto da quattro miliardi di parti in ogni cellula del suo corpo.
Quattro miliardi di componenti "lettera" formano le funzioni dell'essere vivente, e sono quelle che vengono chiamate: codice genetico, o genoma, o DNA. E queste "lettere" si trovano nel nucleo di ogni cellula delle tue cellule.
Quindi se tu pensi che le cinque parti della lampadina abbiano un artefice, mentre tu non lo hai, questo è un tuo dilemma.
}أَمْ خُلِقُوا مِنْ غَيْرِ شَيْءٍ أَمْ هُمُ الْخَالِقُونَ{(الطور-35)
"Sono stati creati dal nulla, o si credono loro stessi i creatori?" Capitolo: "at-Tūr", 35
Tutto ciò che ti circonda possiede un sistema complesso, e non esiste nulla in natura, nell'atomo, nelle galassie, o nel tuo corpo, che non abbia una percentuale di complessità nel suo sistema.
Infatti il sistema complesso e la funzionalità di ogni atomo e di ogni corpo, sono cose presenti in tutte le componenti dell'universo.
Disse Allāh:
}إِنَّ فِي خَلْقِ السَّمَاوَاتِ وَالْأَرْضِ وَاخْتِلَافِ اللَّيْلِ وَالنَّهَارِ وَالْفُلْكِ الَّتِي تَجْرِي فِي الْبَحْرِ بِمَا يَنْفَعُ النَّاسَ وَمَا أَنْزَلَ اللَّهُ مِنَ السَّمَاءِ مِنْ مَاءٍ فَأَحْيَا بِهِ الْأَرْضَ بَعْدَ مَوْتِهَا وَبَثَّ فِيهَا مِنْ كُلِّ دَابَّةٍ وَتَصْرِيفِ الرِّيَاحِ وَالسَّحَابِ الْمُسَخَّرِ بَيْنَ السَّمَاءِ وَالْأَرْضِ لَآيَاتٍ لِقَوْمٍ يَعْقِلُونَ{(البقرة-164)
"In verità, nella creazione dei cieli e della terra, nella differenza tra la notte e il giorno, e nelle navi che percorrono i mari colme delle cose utili agli uomini, e ciò che Allāh ha fatto scendere dal cielo sotto forma di acqua, rivivificando la terra morta e disseminandovi animali di ogni specie, e nel movimento dei venti e delle nuvole asservite tra il cielo e la terra, in tutto ciò vi sono Segni per gli uomini che hanno intelletto".Capitolo: "La giovenca", 164
E i versetti che fanno riferimento a questo concetto sono molteplici;
E non riflette su ciò se non colui/lei che adopera il suo intelletto
…} وَمَا يَذَّكَّرُ إِلَّا أُولُو الْأَلْبَابِ{(آل عمران-7)
"E non si rammentano fuorché i dotati di intelletto"Capitolo: "La casata di 'Imrān", 7
Chi adopera il proprio intelletto osservando la creazione (la prova della creazione dal nulla) e riflette sulla perfezione e sulle funzioni delle creature (la prova dell'accuratezza e della perfezione) si accerterà dell'esattezza della prova dell'esistenza del creatore in modo razionale!
6 - Perché l'essere umano e le altre creature non hanno origine da organismi unicellulari molto semplici?
Ci sono due problematiche:
La prima problematica è che non è stato rilevato un solo indizio sul passaggio di un tipo di forma di vita ad un altro, ancor prima di voler fare uno azzardo impulsivo ipotizzando che l'essere umano deriva da organismi unicellulari.
Quindi come può l'ateo credere in questa ipotesi non comprovata e obiettare sui nostri indizi logici dottrinali?
La seconda problematica è che in base al concetto del genoma minimo (Minimum gene set concept), qualsiasi essere vivente, per quanto possa essere semplice, non può avere meno di duecento geni.
E il genoma minimo è pari alla quantità minima di geni necessari all'essere vivente per poter rimanere in vita.
Non potrebbe esserci quindi un organismo vivente con un solo gene in meno rispetto a quanto gli è necessario per poter vivere.
Un gene è un'unità di informazione contenente un alto numero di codici genetici che rappresentano il sistema attraverso cui si conserva e si trasmette l'informazione genetica.
Vi è un livello minimo di geni necessari per rimanere in vita, in quanto un gruppo di questi geni codifica per l'energia (dato che non potrebbe esserci vita per l'essere vivente senza energia), mentre un altro gruppo di geni codifica per l'alimentazione, un altro gruppo per la riproduzione, e un altro ancora per le attività essenziali della vita, e così via.
Alcuni studiosi hanno calcolato il numero minimo di geni necessari per poter sopravvivere, e hanno concluso che non possono essere meno di duecento.
L'istituto J. Craig Venter è arrivato a stabilire che i geni essenziali non possono essere meno di trecentottantadue.
Inoltre gli studiosi hanno trovato che il Micoplasma, il più minuscolo organismo vivente esistente sulla terra, possiede quattrocentosessantotto geni.
Se si trattasse semplicemente di materia, e il mondo fosse solo un sistema materiale, dovremmo iniziare dal "gene zero" se volessimo progredire dall'idrogeno fino ad arrivare ad ottenere l'essere umano.
Però la scienza ci informa che non esiste un "gene zero", o gene unitario, o anche un gene cento. La scienza afferma che abbiamo bisogno almeno di un numero elevato di informazioni, altrimenti l'essere vivente non sarebbe neppure comparso fin dal principio.
Infatti non esiste in natura un'entità semplice, ma ogni organismo ha avuto inizio in modo meravigliosamente unico.
E la meraviglia rimarrà tale nel sistema informativo che codifica per generare gli esseri prima ancora della loro comparsa, e persisterà questa meraviglia come un ostacolo insormontabile contro l'ateismo e i negazionisti della creazione divina.
Ti trovi al cospetto di quattro miliardi di informazioni particolari, che si trovano nel nucleo di ogni tua cellula, per generare funzioni vitali specifiche.
L'ateo quindi pensava che ci fossero esseri partiti dal "gene zero", mentre la teoria del genoma minimo ha respinto questa illusione.
Infatti gli esseri viventi sono comparsi fin dal primo istante come sistemi complessi, altrimenti non sarebbero mai potuti comparire.
Quali sono gli esempi della prova dell'accuratezza e della perfezione?
Gli esempi sono innumerevoli.
E non basterebbero tutte le enciclopedie sulla terra per contenerli.
}وَلَوْ أَنَّمَا فِي الْأَرْضِ مِنْ شَجَرَةٍ أَقْلَامٌ وَالْبَحْرُ يَمُدُّهُ مِنْ بَعْدِهِ سَبْعَةُ أَبْحُرٍ مَا نَفِدَتْ كَلِمَاتُ اللَّهِ إِنَّ اللَّهَ عَزِيزٌ حَكِيمٌ{(لقمان-27)
"E se tutti gli alberi della Terra fossero calami, e il mare – ampliato da altri sette mari – fosse inchiostro, non potrebbero esaurire le parole di Allāh: in verità Allāh è il Potente, il Saggio".
Capitolo: "Luqmān", 27
Ogni atomo nell'universo è una prova dell'accuratezza, sia che arriviamo a scoprire questa verità oggi o che la scopriamo domani.
a) L'insulina, che è un ormone che favorisce l'assimilazione del glucosio, viene rilasciato dal pancreas nella stessa quantità degli zuccheri ingeriti.
b) La forza con cui il cuore pompa il sangue è proporzionale all'energia richiesta dai muscoli per eseguire un determinato sforzo.
c) La valvola collegata al tuo stomaco impedisce che il cibo ingerito rifluisca e ti causi problemi.
d) Le valvole nell'apparato escretore e urinario impediscono che i tuoi abiti vengano insudiciati ogni qualvolta ci sia uno stimolo.
e) Le ossa del tuo cranio non si saldano prima della tua fuoriuscita dal grembo materno, in piena sicurezza e naturalezza. Poiché se si ossificassero prima della fuoriuscita, non verresti alla luce se non dopo la loro rottura. Inoltre il cranio non completa la sua ossificazione se non dopo lo sviluppo del cervello.
f) Tutte le fibre del tuo sistema nervoso che trasmettono gli impulsi elettrici sono rivestite da un tessuto, alla stessa maniera dei fili elettrici, affinché l'impulso elettrico non si disperda o ti causi alcun fastidio.
g) L'elettrone ruota intorno al nucleo con una velocità di mille km al secondo; se così non fosse, finirebbe all'interno del nucleo per effetto della forza gravitazionale, poiché il nucleo ha una carica positiva. E così l'universo si dissolverebbe ancor prima di esistere, e questa è la velocità ideale per la formazione dell'atomo.
h) Quando due atomi di idrogeno entrano in collisione lo 0,007% della loro massa si trasforma in energia. E se questa massa corrispondesse allo 0,006% anziché 0,007% il protone non si unirebbe al neutrone, l'universo sarebbe composto solo da idrogeno e non comparirebbero quindi gli altri elementi. Mentre se la percentuale fosse 0,008% anziché 0,007% l'unione sarebbe molto veloce, e ciò comporterebbe all'istante la scomparsa dell'idrogeno dall'universo. Quindi la vita sarebbe impossibile. Perciò il valore deve essere tra lo 0.006% e lo 0.008%.
f) La massa dell'elettrone rappresenta lo 0,2% della massa del neutrone, e questa è la massa massimale per la formazione dell'atomo.
g) Le gemme quando germogliano si orientano immediatamente verso la sorgente di luce, mentre i rami si dirigono verso il basso, in quanto le gemme godono di un'alta sensibilità verso la luce, e tutte le informazioni necessarie per compiere le loro funzioni si trovano codificate nel seme. Vi sono ormoni che controllano lo sviluppo della pianta verso l'alto, lo sviluppo laterale e nella direzione dei rami. E tutte queste informazioni sono codificate all'interno del seme.
h) Mentre stai mangiando della frutta squisita e getti lontano il seme asciutto, secco, e senza gusto, in quel momento stai permettendo alla frutta di trasmetterti i suoi geni che ti consentono di gustare il suo buon sapore. Nel frattempo parte dei suoi geni - l'origine della sua vita - si trovano nel cuore di un seme secco, liscio, non appetibile. Dal momento che getterai questo seme in terra, non appena le condizioni saranno favorevoli, inizierà a formarsi un albero da frutta con i suoi frutti, i suoi rami, e le sue radici. Tutto ciò accade in piante che non hanno intelletto.
i) Chi ha regolato l'informazione di questo frutto incapace di esprimersi e di udire, e ha stabilito una quantità di zucchero tale che sia di tuo gradimento?
Inoltre, chi ha reso il seme sgradevole e non appetibile al punto da poterlo gettare lontano senza remore?
Chi ha fornito al seme le unità di informazione ereditaria sufficienti per generare una nuova pianta con tutte le sue specifiche e le sue funzioni?
l) Di recente si è scoperto che l'inerzia di cui beneficiamo, e con la quale ci è possibile vivere, è il risultato della massa dell'universo complessiva.
Cosa significa il termine inerzia?
Quando sei alla guida di un'automobile e all'improvviso quest'ultima si ferma, cosa accade?
Senti una spinta verso avanti, giusto?
Questa è l'inerzia.
Se l'inerzia nel nostro pianeta fosse minore di quanto è attualmente, un semplice soffio d'aria riuscirebbe a muovere le rocce. E in un pianeta come questo saremmo continuamente minacciati dall'impatto di tutti i tipi di oggetti.
E se l'inerzia fosse maggiore rispetto la suo stato attuale, non riusciremmo a muovere nemmeno le nostre dita.[1]
La forza dell'inerzia dipende dalla massa.
La questione che ha stupito gli esperti di fisica è che la massa della Via Lattea, la galassia a cui appartiene il nostro sistema solare, incide sul valore dell'inerzia solamente in percentuale allo 0.1 milionesimo, mentre la massa della terra incide solo con lo 0.001 milionesimo.
L'inerzia ideale grazie alla quale possiamo vivere, e con la quale ci è possibile svolgere le nostre attività, è il risultato dell'energia complessiva dell'universo.
}وَمَا خَلَقْنَا السَّمَاءَ وَالْأَرْضَ وَمَا بَيْنَهُمَا بَاطِلًا ذَلِكَ ظَنُّ الَّذِينَ كَفَرُوا فَوَيْلٌ لِلَّذِينَ كَفَرُوا مِنَ النَّارِ{ (ص-27)
"E non creammo i cieli e la terra e ciò che c'è di mezzo invano: quella è l'illusione dei miscredenti. Guai ai miscredenti dal Fuoco!" Capitolo: Sād, 27
E più si espande la scienza, più appaiono le meraviglie della saggezza divina e le finezze del creato![2]
m) E cosa potremmo dire a proposito dell'occhio?
Il dono che non ha prezzo!
}أَلَمْ نَجْعَلْ لَهُ عَيْنَيْنِ{(البلد-8)
{Non lo abbiamo forse disposto di due occhi?} Capitolo: Il Paese, 8
La risoluzione dell'occhio corrisponde a cinquecentosettantasei mega pixel.
L'occhio è composto dalla lente più nitida al mondo.
La dimensione del fotorecettore nella retina non va oltre lo 0.5 mm², e con essa riesce a distinguere tra dieci milioni di gradualità di colori con varie dimensionalità. E ciò è miracoloso e una creazione divina stupefacente.
Quando osservi qualcosa di fronte a te e la luce arriva sulla retina dell'occhio, in quell'istante accadono numerosi meccanismi chimici complicati che sviluppano, infine, un impulso elettrico. Questo impulso parte dalla retina e arriva al cervello attraverso il nervo ottico. A quel punto il cervello traduce l'arrivo dell'impulso elettrico in una visione. É come se il cervello possedesse un'enciclopedia predisposta e completa, che traduce l'impulso elettrico arrivatogli in un'immagine di ciò che vi è davanti a te.
É un qualcosa di strabiliante se ci pensate!
Prova ad immaginare: questo cervello si trova all'interno di una scatola ossea buia - la scatola buia è il cranio -
e al tuo cervello arrivano solamente dei segnali elettrici.
Come traduce il cervello questo segnale in una visione?
Come è arrivato a fornirti questa visione?
Questo miracolo accade in un solo istante, con la semplice apertura degli occhi e l'osservazione!
La stessa cosa vale per l'udito:
In quanto le onde sonore arrivano al timpano del tuo orecchio, che le trasforma in un movimento meccanico, poi questo movimento meccanico viene trasmesso attraverso tre ossicini minuscoli all'interno dell'orecchio medio fino ad arrivare all'orecchio interno, il quale lo trasforma a sua volta in impulso elettrico.
Questo impulso elettrico partirà in quell'istante dall'orecchio interno fino ad arrivare al cervello, affinché possa distinguere questo impulso e tradurlo in suoni che potrai udire!
Tutto ciò accade contemporaneamente e in una frazione di secondo.
}وَاللَّهُ أَخْرَجَكُمْ مِنْ بُطُونِ أُمَّهَاتِكُمْ لَا تَعْلَمُونَ شَيْئًا وَجَعَلَ لَكُمُ السَّمْعَ وَالْأَبْصَارَ وَالْأَفْئِدَةَ لَعَلَّكُمْ تَشْكُرُونَ{(النحل-78)
{Allah vi ha fatto uscire dai ventri delle vostre madri sprovvisti di ogni scienza, e vi ha concesso l'udito, gli occhi e l'intelletto. Affinché siate riconoscenti}. (Capitolo: Le api, 78)
Prova a riflettere sul fatto che al cervello arrivano in ogni istante migliaia di impulsi elettrici dagli occhi, dalle orecchie, dal tatto, dal gusto, dall'olfatto e da tutte le parti del corpo, e, nonostante ciò, riesce a distinguere tutti questi segnali con precisione. Davvero è qualcosa di sorprendente!
}هَذَا خَلْقُ اللَّهِ فَأَرُونِي مَاذَا خَلَقَ الَّذِينَ مِنْ دُونِهِ بَلِ الظَّالِمُونَ فِي ضَلَالٍ مُبِينٍ{(لقمان-11)
{Questa è la creazione di Allāh: mostratemi cosa hanno creato quelli all'infuori di Lui. Ma gli ingiusti sono in chiara perdizione"}.Capitolo: Luqmān, 11
}وَتَرَى الْجِبَالَ تَحْسَبُهَا جَامِدَةً وَهِيَ تَمُرُّ مَرَّ السَّحَابِ صُنْعَ اللَّهِ الَّذِي أَتْقَنَ كُلَّ شَيْءٍ إِنَّهُ خَبِيرٌ بِمَا تَفْعَلُونَ{(النمل-88)
{Opera di Allah, che rende perfetta ogni cosa. Egli è cosciente delle vostre azioni"}. (Capitolo: Le formiche, 88)
Chi è costui che riuscirebbe a censire un solo dono tra le elargizioni di Allāh?
Pensa ad ogni articolazione del tuo corpo e ad ogni osso che ti permettono di muoverti.
Pensa alle articolazioni che ti permettono il movimento senza che ci sia attrito tra le ossa o che queste si consumino. Queste articolazioni Allāh le ha rese impregnate di un liquido che ha la stessa funzione del grasso usato tra gli ingranaggi delle macchine.
Ragiona sui doni di Allāh con profonda riflessione e riconoscimento per la Sua grazia, che sia lodato.
I doni di Allāh sono innumerevoli.
}أَلَمْ تَرَوْا أَنَّ اللَّهَ سَخَّرَ لَكُمْ مَا فِي السَّمَاوَاتِ وَمَا فِي الْأَرْضِ وَأَسْبَغَ عَلَيْكُمْ نِعَمَهُ ظَاهِرَةً وَبَاطِنَةً وَمِنَ النَّاسِ مَنْ يُجَادِلُ فِي اللَّهِ بِغَيْرِ عِلْمٍ وَلَا هُدًى وَلَا كِتَابٍ مُنِيرٍ{(لقمان-20)
"Non avete visto che in verità Allāh vi ha asservito ciò che è nei cieli e ciò che è in terra? E vi ha colmato di elargizioni, sia evidenti che nascoste? E tra gli uomini vi è chi discute a proposito di Allāh senza avere conoscenza, né Guida, né Libro chiarificatore".Capitolo: Luqmān, 20
8 - Alcuni atei provano a confutare la prova dell'accuratezza dicendo che accadono avvenimenti non mirabili, come le malattie e i terremoti.
Risposta: l'assenza di cose perfette nell'universo, secondo il parere dell'ateo, non implica l'assenza della perfezione.
Con questa affermazione conferma la presenza della perfezione nell'universo.
Poiché se non esistesse la perfezione, l'ateo non riuscirebbe a riconoscere a priori la presenza di cose imperfette.
Quindi, come si può obiettare su un difetto di progettazione in un mondo in cui non vi è progettazione?
Invece, ciò che definiscono imperfetto, è dovuto ad una carenza nella conoscenza o nella percezione di giudizio nelle cose.
I credenti non dicono che l'universo è perfetto per cui non vi si possono verificare calamità. Quello che affermano è: l'universo è perfetto, quindi non vi accade un evento senza che non ci sia uno scopo.
La presa di posizione dell'ateo è simile a colui che nega la perfezione di una navicella spaziale, poiché in essa è presente un alto numero di prodotti petroliferi, i quali potrebbero causarne l'esplosione in ogni istante.
Il mondo non è stato progettato affinché potesse essere eterno? E noi non siamo stati predisposti affinché potessimo divenire divinità?
No, anzi, noi siamo stati creati per essere messi alla prova col bene e col male.
}كُلُّ نَفْسٍ ذَائِقَةُ الْمَوْتِ وَنَبْلُوكُمْ بِالشَّرِّ وَالْخَيْرِ فِتْنَةً وَإِلَيْنَا تُرْجَعُونَ{(الأنبياء-35)
"Sicuramente sarete messi alla prova nel bene e nel male, e a Noi sarete ricondotti".Capitolo "I profeti", 35.
Il bene, il male ed ogni calamità, orbitano secondo l'itinerario della saggezza e della volontà divina.
9 - Cosa impedisce che vi sia una causa materiale come inizio dell'universo? Per esempio: un'altra civiltà o altro ancora. Perché proprio il Dio eterno?
Risposta: esiste una regola posta dai sapienti musulmani da più di mille anni circa, che dice: "Il regresso all'infinito tra i fattori implica necessariamente il non verificarsi dei fatti".[3]
Il progresso all'infinito nei fattori indica la presenza di più creatori. E in questa domanda abbiamo: una data civiltà e una civiltà che l'ha preceduta, la quale ha dato inizio alla prima, ed un'altra civiltà ancora che le ha precedute e ha dato inizio ad entrambe, e così via. Questo è un regresso all'infinito tra i creatori.
Questo regresso porta obbligatoriamente al non verificarsi dei fatti.
E il non verificarsi delle azioni comporta la non comparsa delle creazioni, come l'universo, l'essere umano ecc.
Quindi il regresso all'infinito nei fattori implica la non comparsa dell'universo e dell'esistenza stessa.
Se la comparsa di una delle civiltà fosse stata vincolata da un'altra civiltà antecedente che le ha dato inizio, e quest'ultima avesse a sua volta necessità di un'altra civiltà precedente che le ha dato inizio, e così fino all'infinito, non sarebbe comparsa né questa civiltà né quella antecedente, né quella prima ancora. E non sarebbe comparsa l'esistenza in sé, né qualsiasi altra cosa.
Poiché la comparsa di qualsiasi civiltà sarebbe vincolata dalla presenza di un'altra civiltà che l'abbia preceduta, e così via, e dunque non comparirebbe nessuna civiltà e nessun'altra cosa.
Quindi è necessario che vi sia un primo Creatore eterno che ha dato inizio a tutto!
Se il "progresso" fosse effettivamente all'infinito e ogni tassello in questa "sequenza" fosse dipendente da quello prima, non sarebbero esistite né creature, né creatori, né esseri. Dato che l'artefice sarebbe subordinato alla presenza di un altro artefice precedente, e quest'ultimo avrebbe a sua volta necessità di un altro artefice che abbia preceduto entrambi, in questo modo non esisterebbe nulla.
É indispensabile, quindi, che la sequenza si arresti ad un certo punto.
E a questo punto siamo certi del primo Creatore che non è preceduto da nulla.
10 - Noi conosciamo le leggi che regolano l'universo e conosciamo bene il motivo dei terremoti, perché dovremmo quindi avere necessità del Creatore dato che conosciamo le leggi?
Risposta: l'ateo ipotizza che le leggi siano sufficienti per la creazione dell'universo e la sua comparsa. Tra gli atei vi è chi ha fatto affidamento sulla teoria della "legge di gravità", ritenendola sufficiente per la comparsa dell'universo. Tuttavia, tralasciando la fallacia di questa ipotesi data dalla semplice riflessione sull'origine della legge di gravità, o su chi l'ha legiferata, o su chi le avrebbe conferito la capacità di intervenire e produrre un effetto.
Senza considerare queste elementari banalità, la legge di gravità non comporterebbe neppure il rotolamento di una palla da biliardo!
La legge in sé è incapace di generare qualsiasi entità senza la comparsa dell'entità stessa.
Infatti, la legge di gravità non è capace di generare la palla da biliardo, ma è semplicemente capace di muoverla se compare e viene colpita dalla stecca.
La legge di gravità non è un elemento indipendente, ma una descrizione di un avvenimento naturale.
Inoltre, la legge di gravità non muoverebbe la palla da biliardo senza una forza che agisca sull'asta muovendola. Solo a quel punto la palla da biliardo si muoverebbe, e comparirebbe, quindi, l'effetto della legge di gravità.
Ma l'ateo immagina che la presenza della legge di gravità sia sufficiente per la creazione della palla da biliardo, della stecca e per il roteamento della palla stessa.
Quale delle due opzioni è la più vicina all'intelletto e alla logica sulla causa della comparsa dell'universo: il Creatore o la legge?
E allo stesso modo, le leggi di combustione interna nel motore termico dei veicoli non hanno la capacità di creare il motore termico.
E se aggiungessimo le leggi della combustione al motore termico del veicolo, ciò non porterebbe al suo funzionamento. Infatti, è necessario il combustibile che fornisce energia, la scintilla che provoca la combustione, e ancor prima è necessaria la presenza del motore. Solo a quel punto comparirà l'effetto delle leggi di combustione interna che porteranno al funzionamento del motore termico.
Infatti, non è logico ipotizzare che le leggi di combustione interna siano sufficienti alla creazione del motore termico, della scintilla, del combustibile, del pilota e della strada.
Dunque, l'ipotesi della sufficienza delle leggi universali per spiegare la comparsa del cosmo non appartiene per nulla al sano intelletto.
Inoltre, questa teoria, se ipotizzassimo la sua validità, ci porterebbe al "regresso" di fattori al quale abbiamo risposto nel precedente quesito. Chi avrebbe creato la legge? Chi le avrebbe dato inizio? Se credono che sia stata un'altra legge, allora ritorneremmo al "regresso all'infinito" dei fattori che porta alla non comparsa di alcuna legge o essere.
11 - Cosa impedisce al "caso" di essere l'origine dell'universo?
La teoria del caso rivela una mancanza di conoscenza dei principi delle probabilità, in quanto il caso ha due condizioni inderogabili.
Ed essi sono: lo spazio e il tempo.
Il caso necessita uno spazio temporale in cui verificarsi.
E necessita anche la presenza materiale di uno spazio in cui verificarsi, in cui può esprimere la sua azione.
Quindi, come potremmo affermare [cadendo in un diallele (ragionamento circolare)], che l'universo sia stato generato dal caso, mentre il nostro universo proviene dall'assenza spazio-temporale?
Come potrebbe manifestarsi l'azione/effetto del caso, senza la comparsa del caso stesso?
Come può il caso produrre un effetto prima della sua comparsa e prima della comparsa dello spazio e del tempo, che sono le condizioni principali del caso?
12 - Come possiamo rispondere all'ateo che afferma che il cosmo è eterno?
Risposta: In base alla Seconda Legge della Termodinamica è impossibile che il cosmo sia eterno.
Facciamo un esempio per semplificare la comprensione di questa legge: se tu avessi un bicchiere con acqua calda in una stanza, il calore dell'acqua si diffonderebbe nell'atmosfera della stanza fino al raggiungimento di una temperatura equivalente tra l'atmosfera della stanza e il bicchiere d'acqua. Questa è la seconda legge della termodinamica: l'energia si muove sempre dall'alto verso il basso [dal corpo caldo al corpo più freddo].
Questa legge si verifica in ogni cosa nell'universo, in ogni momento, dalla sua prima comparsa, fino al raggiungimento dell'equilibrio della temperatura in ogni entità nell'universo (equilibrio termodinamico). Al raggiungimento di questo equilibrio accade ciò che che è conosciuto come: morte termica dell'universo. Quindi se l'universo fosse eterno, dovrebbe essere diventato immobile in questo momento (morto termicamente), però nella realtà l'universo ora è in una fase inferiore all'entropia massima e la morte termica non è avvenuta. Ciò indica che non è eterno, ma ha avuto piuttosto un inizio in cui sono comparsi anche lo spazio e il tempo.
Ed è stato confermato in base alla stessa legge che l'universo ha avuto inizio durante il valore minimo dell'entropia, e questo indica che il suo principio è stato senza precedenti, un'innovazione.
Questa è la posizione della legge scientifica, mentre l'ateismo si trova da tutt'altra parte.
13 - Perché il principio della causalità non può essere applicato al Creatore? O in altri termini: Chi ha creato il Creatore?
Risposta: Prima osservazione: non possono essere applicate al Creatore teorie/principi che riguardano il Suo stesso creato, e questo è un concetto elementare.
Altrimenti potremmo dire: "Chi ha cucinato il cuoco?"
E ancora: "Chi ha pitturato il pittore?"
Il Creatore, come è noto, è coLui che ha fatto esistere lo spazio e il tempo, quindi non è possibile attribuirGli dei principi che Lui stesso ha creato. Gloria a Lui!
Seconda osservazione: Ogni cosa generata ha un generante, questa è vero, ma il Creatore
…}لَيْسَ كَمِثْلِهِ شَيْءٌ...{(الشورى-11)
"Nulla è simile a Lui" (Capitolo: ash-Shûrâ, 11)
Terza osservazione: il Creatore non è stato generato, ma è eterno. Come potremmo quindi chiedere: chi Lo ha creato?
Quarta osservazione: Il Creatore deve essere eterno e necessariamente esistente, altrimenti finiremmo nella problematica del "regresso all'infinito dei fattori" che porta obbligatoriamente al non verificarsi dei fatti. E questo è ciò che abbiamo spiegato poc'anzi in dettaglio. Quindi è inevitabile che il Creatore sia necessariamente Esistente , Primo ed Eterno. Che sia lodato!
14 - Il cosmo è immenso. Come potremmo avere una centralità in questo gigantesco universo nonostante la nostra piccola dimensione?
Risposta: l'ateo pone un quesito discorde affermando che: Siccome l'universo è immenso, l'uomo non può avere una centralità in esso!
Questa affermazione è basata su una premessa: siccome i poderi sono vasti e il loro proprietario ha una dimensione piccola rispetto ai poderi, non potrebbe quindi esserne il proprietario!
La questione non ha nulla a che fare con la dimensione.
E il buon comportamento, che è il valore più grande su cui si distinguono le persone nobili da quelle deplorevoli, non ha alcuna dimensione materiale.
Infatti, le persone vengono valutate in base al loro comportamento.
La questione delle dimensioni non è un valore!
Lasciate che vi proponiamo un esempio: Se avessimo un re che ha disposto a suo figlio alcune raccomandazioni e dei consigli, scrivendogli un libro in merito, potrebbe un contestante dire: "Come può un re, che possiede milioni di latifondi e terreni vastissimi, occuparsi di suo figlio che ha una dimensione che non corrisponde neanche a un milionesimo delle sue proprietà?"
E Allāh detiene il miglior esempio!
Ma come può essere questa una contestazione logica?
Non si tratta quindi di una questione di dimensione o peso.
Inoltre, questo universo non era nel suo principio un semplice punto più piccolo dell'apice di uno spillo miliardi di volte, come stabilito da tutti gli esperti di fisica del mondo?
Quindi la dimensione è una questione relativa.
E perché dovrebbe causare dispiacere all'ateo il fatto che Allāh crei ciò che vuole e come vuole?
Per caso Allāh accusa una mancanza negli approvvigionamenti affinché debba risparmiare?
Elevato è Allāh da tutto ciò.
Ma noi, in realtà, rappresentiamo una centralità in questo universo?
Sì. Tu, essere umano, hai una centralità in questo universo per merito dell'incarico affidatoti da Allāh.
E l'incarico divino è: la Religione.
La religione è la raccomandazione che ti è stata assegnata, ed è l'esame più importante che dovrai superare.
Tu, essere umano, sei chiamato all'adorazione di Allāh, e in base a ciò acquisisci la centralità in questo cosmo. Infatti, la tua centralità non è grazie alla tua dimensione, o forza, o capacità, ma bensì per merito dell'incarico divino.
Sei tu ad essere in grado di compiere il bene ed evitare il male... Ad essere in grado di approcciarti alla fede o alla miscredenza.
Tutti noi sappiamo di avere un incarico, sia che ne prendiamo atto o che lo rinneghiamo!
L'ateo, il credente, l'agnostico, tutti riconoscono di avere un incarico e avvertono l'incarico divino, ognuno patisce il biasimo della coscienza dal punto di vista etico, e sentono nel loro intimo: "Fare e non fare... Compi il bene e non compiere il male". Tutti sappiamo nel nostro intimo che siamo incaricati!
Quindi noi siamo al centro di questo universo in base al compito che ci è stato affidato.
Abbiamo una centralità in questo cosmo anche consapevolmente e cognitivamente. Infatti, siamo consapevoli, comprendiamo, capiamo, e riconosciamo la realtà della nostra esistenza, la realtà dell'universo che ci circonda, e intendiamo bene il significato della nostra esistenza.
A noi sarà richiesto, saremo noi ad essere interrogati, incaricati, ed esaminati.
Siamo noi l'essere consapevole dalla stupefacente preparazione accurata, siamo noi l'essere che comprende la perfezione, siamo noi l'essere capace di compiere il Suo incarico o rinnegarlo. Siamo perfettamente in grado di scegliere, siamo capaci di credere e di rinnegare.
Noi siamo al centro dell'universo.
"In verità proponemmo ai cieli, alla terra e alle montagne la responsabilità [della fede] ma rifiutarono, e ne ebbero paura, mentre l’uomo se ne fece carico. In verità egli è ingiusto e ignorante" (Capitolo al-Aḥzāb, 72)
15 - Alcuni atei affermano: "Esistono molti pianeti, quindi, in base alla teoria delle probabilità diventa naturale il fatto che tra essi vi sia un pianeta adatto alla vita. Può essere valido come ragionamento?"
Risposta: Quale relazione c'è tra l'esistenza di molti pianeti e la confutazione della prova della perfezione?
Non è una questione di "materie prime".
Il fatto che io mi trovi in una foresta colma di ogni tipo di verdure, frutti e animali, non vuol dire che debba comparire di fronte a me un piatto con del cibo cotto e prelibato, in mezzo alla foresta. La questione non è sulle "materie prime"!
Anche il fatto che nei deserti del mondo la sabbia sia disponibile in abbondanza, non comporta che io debba trovare dei processori digitali o schede elettroniche, che vengono realizzate con la sabbia, intorno a me nel mezzo del deserto!
La questione non è sulle "materie prime", ma sulla realizzazione e la perfezione (Know how).
La mera presenza di un gruppo di pianeti non è sufficiente per la comparsa di un pianeta con questa perfezione, come la Terra.
La questione è sulla perfezione, creazione, e realizzazione.
}وَتَرَى الْجِبَالَ تَحْسَبُهَا جَامِدَةً وَهِيَ تَمُرُّ مَرَّ السَّحَابِ صُنْعَ اللَّهِ الَّذِي أَتْقَنَ كُلَّ شَيْءٍ إِنَّهُ خَبِيرٌ بِمَا تَفْعَلُونَ{(النمل-88)
"L'operato di Allah, che ha perfezionato ogni cosa"
(Capitolo: an-Naml - Le formiche, 88)
La presenza di molti pianeti non giustifica in nessun modo la presenza di vita sulla Terra.
L'esistenza di altri pianeti non implica la presenza del codice genetico al tuo interno, composta da quattro miliardi di lettere che gestiscono tutte le tue funzioni, i tuoi arti, i tuoi ormoni, con una precisione sbalorditiva, prima ancora della tua stessa esistenza!
La vita, infatti, è una nozione, non una materia.
E se io salissi con un ateo su un pianeta e scoprissimo un dispositivo complesso che opera con altissima precisione, anche se non dovessimo capire la sua funzione, potremmo mai negare l'esistenza di un realizzatore di questo dispositivo solo per il fatto della grandezza del pianeta su cui siamo?
L'evidenza logica ci spingerebbe, io e l'ateo, ad affermare la presenza di un "generante capace" (nel creare il dispositivo complesso).
E chi nega questa evidenza logica e nega colui che porta all'esistenza, deve essere lui ad avere l'onere della prova, non l'attestante!
L'ateo, in questo sbalorditivo e meraviglioso universo, è lui ad avere l'onere della prova, e non il credente!
Una volta, l'agnostico Carl Sagan scrisse una teoria chiamata "Contact", in cui raccontava come gli scienziati fossero alla ricerca di forme di vita intelligenti al di fuori della terra.
In questa teoria immaginaria gli scienziati avevano scoperto una lunga sequenza di numeri primi provenienti dallo spazio, e siccome questa sequenza primaria dà come risultato un valore matematico preciso, un valore che indica un certo livello di precisione, questo fatto era diventato per loro una prova sufficiente per credere con fermezza che questo messaggio fosse proveniente da un'altra civiltà, che stava tentando di mettersi in contatto con noi esseri umani.
La curiosità sta nel fatto che Carl Sagan è un noto agnostico, però la sua mente accetta il fatto che la complessità e l'ordine in un breve messaggio, rappresentano un'evidenza chiara della prova della creazione e della precisione.
Una semplice sequenza di numeri primi ti renderebbero certo della presenza di una grande civiltà. Come puoi quindi relegare quattro miliardi di lettere dentro ad ogni cellula del tuo corpo, che se ne venisse a mancare una potrebbe capitarti una disgrazia, come puoi relegare tutta questa precisione agli sproloqui ateistici senza logica?
Non fa parte del buon uso della ragione l'arbitrio basato su sproloqui, per evitare l'interpretazione di una manifestazione nella maniera in cui essa prova l'esistenza del Creatore.
}قُلِ انْظُرُوا مَاذَا فِي السَّمَاوَاتِ وَالْأَرْضِ وَمَا تُغْنِي الْآيَاتُ وَالنُّذُرُ عَنْ قَوْمٍ لَا يُؤْمِنُونَ{(يونس-101)
"Dì: Osservate ciò che è nei cieli e in terra. Ma a che potranno beneficiare i segni e gli avvertimenti alla gente che non crede?" Capitolo: "Yūnus", 101
16 - Perché non potrebbe esserci più di un creatore eterno?
Risposta: Dice Allāh, l'Altissimo:
}لَوْ كَانَ فِيهِمَا آلِهَةٌ إِلَّا اللَّهُ لَفَسَدَتَا فَسُبْحَانَ اللَّهِ رَبِّ الْعَرْشِ عَمَّا يَصِفُونَ{(الأنبياء-22)
"Se nei cieli e sulla terra ci fossero altre divinità oltre ad Allāh, andrebbero in rovina"Capitolo: "I profeti", 22
La presenza di un'altra divinità oltre ad Allāh implica la moltitudine, e a sua volta la moltitudine implica la dipendenza.
La carenza del Creatore (lungi dall'attribuirGli ciò), implicherebbe l'insicurezza dell'universo e la sua possibile distruzione, e ciò implicherebbe a sua volta la rovina dell'universo.
Non vi è, infatti, la garanzia della permanenza dell'universo con una divinità carente!
}لَوْ كَانَ فِيهِمَا آلِهَةٌ إِلَّا اللَّهُ لَفَسَدَتَا فَسُبْحَانَ اللَّهِ رَبِّ الْعَرْشِ عَمَّا يَصِفُونَ{(الأنبياء-22)
"Se vi fossero altre divinità all'infuori di Allāh, andrebbero in rovina ﴾il Cielo e la Terra﴿. Lodato sia Allāh, Dio del Trono, Lui è al di sopra di ciò che Gli attribuiscono." Capitolo: "I profeti", 22
CoLui che dona la vita (Allāh) ha precluso a sé stesso la possibilità del bisogno o della necessità, infatti è coLui che non abbisogna d'altri, l’Assoluto, che sia lodato.
Inoltre, se esistessero due divinità o più, la possibilità che siano in contrasto è più plausibile logicamente, rispetto al fatto che rimangano in accordo. Poiché il fatto che vi sia più di una divinità significa che c'è più di una predestinazione e più di una volontà, e la pluralità delle volontà indicano la carenza di ognuno di essi, e questo porta alla distruzione dei cieli e della terra.
L'indole umana è certa del fatto che Allah è unico, e se un esperto in fisica (o anche un inesperto) osservasse l'universo, non potrebbe che immaginare che vi sia un unico Creatore. Questa è la predisposizione umana.
17 - Perché la religione?
Risposta: l'ateo più convinto crede che la sincerità sia meglio della menzogna, nevvero?
L'ateo più convinto crede che la fiducia sia meglio del tradimento, giusto?
Questi termini non fanno parte di questo mondo concreto, e non esiste nella realtà materiale qualcosa che giustifichi il loro significato, né ciò che comportano.
Qual è il significato di sincerità?
Qual è il significato di fiducia?
Se esaminassimo l'interno dell'atomo potremmo trovare significati come: la sincerità o la falsità?
Se analizzassimo la fisica delle galassie o la chimica degli ormoni, troveremmo forse la fiducia e il tradimento?
Questi termini non appartengono a questo mondo materiale.
Però sono termini veri.
Anzi, sono tra le cose più grandi.
Il valore dell'uomo si misura in base alle sue doti caratteriali, non in base alla sua dimensione materiale, e nemmeno in base alla quantità dei suoi atomi, o al livello della capacità delle sue cellule.
Il valore dell'uomo è in base al suo rispetto dell'incarico divino, che percepisce nel suo intimo.
E questo valore non è condiviso dall'uomo con nessun'altra entità materiale nel mondo.
Infatti, abbiamo una persona perbene e una persona maligna.
Ma non esiste una montagna perbene e una maligna.
E non troviamo un pianeta fedele ed un altro traditore.
I valori, lo scopo (della vita) e lo scopo dell'esistenza riguardano esclusivamente l'essere umano.
Gli esseri umani e i demoni [Jinn] sono gli unici a percepire che hanno un dovere.
E i sentimenti, intesi come valori caratteriali, non sono altro che parte dell'indole umana propensa all'incarico divino presente in ognuno di noi.
La religione è imprescindibile per riuscire a capire l'essere umano.
La religione è l'unica a dare un senso al significato dei valori caratteriali, che ne spiega la loro presenza, e che spiega il motivo che ci porta a sentire il dovere di aderirvi.
La religione è l'unica a dare una forma ai valori caratteriali.
I valori caratteriali non possono essere compresi appieno se non alla luce dell'incarico divino.
E non è possibile sapere perché sono insiti nell'indole del genere umano, se non attraverso la religione.
Ed è per mezzo della religione che comprendiamo lo scopo dell'esistenza. Tramite essa capiamo che i valori caratteriali, a cui sentiamo di dover aderire anche quando non vengono praticati, fanno parte dell'incarico divino.
La religione è, infatti, una necessità umana.
Ed è attraverso la religione che conosciamo anche il perché siamo qui.
E conosciamo cosa ci aspetta dopo la morte.
E comprendiamo il significato dell'esistenza.
E impariamo cosa ci è richiesto in questa esistenza.
La religione è quindi indispensabile per conoscere le più importanti questioni che assillano l'essere umano.
Perciò, senza la religione, il mondo diventa completamente tenebroso e una nullità totale.
Disse Ibn al-Qayyim, che Allāh abbia misericordia di lui: "Non vi è una via per la felicità e il successo, in questa vita e nell'aldilà, se non attraverso i profeti. E non vi è un modo per conoscere il bene e il male in modo specifico se non attraverso loro. E non si ottiene il compiacimento di Allāh se non tramite loro".[4]
La vita terrena è oscura e maledetta, se non ciò su cui sorge il sole della fede e il sole del messaggio, come disse Ibn Taymiyya.[5]
Pertanto, senza la religione non è possibile arrivare alla conoscenza dello scopo dell'esistenza, né al significato del bene, e nemmeno al suo valore.
E senza le Rivelazioni il mondo si trasformerebbe in una temibile irrazionalità.
Quando scomparirà la fede e le persone rinnegheranno le profezie, a quel punto l'essere umano si trasformerà in un rifiuto spaziale, come afferma Carl Sagan, o in un insetto come afferma Sartre.[6]
E l'essere umano diventa così un rifiuto chimico, o ancor più precisamente, una sporcizia chimica. Come affermato da Stephen Hawking.[7]
La profezia rappresenta l'unica pulsione dell'esistenza, e senza di essa le più grandiose invenzioni e le più piacevoli sensazioni si trasformerebbero in terrore.
Il mondo, con tutta la sua bellezza, si trasformerebbe in spettri terribili senza la religione.
E se tu chiedessi ad un ateo una qualsiasi domanda esistenziale, come per esempio: perché siamo qui sulla terra? O cosa ci sarà dopo la morte?
Non potrebbe che sofisticare sulla tua domanda o rimarrebbe in un silenzio totale.
Quindi la religione è una premessa naturale per comprendere l'essere umano e capire la necessità dell'insieme dei valori caratteriali. Ed è anche imprescindibile per capire il significato dell'esistenza e il suo scopo, e realizzare la sottomissione ad Allāh. Quella sottomissione che porta alla salvezza.
Cosa impedisce che i principi morali siano il prodotto del cervello o della società?
Il cervello è composto esattamente dalle stesse parti materiali del mondo materiale esterno!
Per quanto possa risultare complesso il cervello o possano risultare complesse le parti materiali, la somma degli zeri non darà come risultato altro che lo zero.
Se la materia non conosce né bene né male, la stessa cosa può essere detta riguardo al cervello!
E a questo punto chiediamo all'ateo: Come è comparso il concetto de "il bene e il male" se il mondo materiale nel suo complesso è moralmente neutrale [ininfluente], e non è a conoscenza del bene e del male?
Seconda domanda: Quale criterio secondo il cervello impedirebbe lo sterminio di tutti gli abitanti della terra?
E quale criterio secondo il cervello impedirebbe di rinchiudere le "razze umane inferiori" nelle gabbie per animali ?
E quale criterio secondo il cervello impedirebbe lo sterminio dei malati, dei disabili, degli anziani, e delle razze inferiori, come avvenne nel progetto della selezione naturale che attuarono i nazisti (nel progetto Aktion T4)?
Il cervello materiale non possiede delle risposte favorevoli o contrarie a queste domande.
Il cervello è totalmente neutrale (ininfluente) nell'ambito della morale, poiché è composto dagli stessi atomi della terra.
Non vi è quindi nessun collegamento diretto o indiretto tra il cervello e i principi morali.
Mentre la teoria che afferma che la società sia la fonte dei principi morali, è davvero una strana teoria, poiché la morale riguarda l'essere umano come tale e non la società nel suo complesso.
Inoltre, la società fa parte delle componenti della materia, pertanto ancora una volta la somma degli zeri non può che essere zero. Come può quindi la società generare i principi morali se questi ultimi non sono neanche parte del mondo materiale?
E se ciò fosse vero, e considerassimo che i principi morali sono un prodotto della società, per il nazista diverrebbe corretto sterminare chi è diverso da lui, poiché la società ritiene che ciò sia giusto.
Quando l'umanità decise di citare in giudizio i nazisti, questa decisione fu presa in base al fatto che i principi morali sono assoluti e non il prodotto di una società, altrimenti non avrebbero potuto portare in giudizio i nazisti, e ancor prima non avrebbero compreso che è un errore.
Pertanto, i principi morali sono indipendenti dalla società, e ciò che è giusto è tale sia nella società sana che in quella corrotta.
E l'errore è tale sia nella società sana che in quella corrotta.
I principi morali hanno quindi un significato che va oltre il cervello e la società.
19- Esiste più di una divinità nelle civiltà presenti sulla terra, perché quindi la fede proprio in Allah?
Risposta: Non esiste una divinità adorata in tutte le religioni della terra tranne Allah.
E la differenza tra la nostra fede e le altre religioni sta nel fatto che hanno adottato altre piccole divinità assieme ad Allah, come Gesù e lo Spirito Santo nel cristianesimo, Vishnù, Shiva e Brahma nell'induismo, ecc...
Tutte le religioni, infatti, credono in Allah il Dio Unico, e per loro è il Creatore di tutto ciò che esiste.
Tuttavia, essi associano ad Allah altre divinità.
Anzi, anche gli idoli dei politeisti non venivano adottati da loro come divinità indipendenti, bensì davano per certo che Allah è il Creatore, ma attribuivano a loro lo status di intermediari di Allah.
}وَلَئِنْ سَأَلْتَهُمْ مَنْ خَلَقَ السَّمَاوَاتِ وَالْأَرْضَ وَسَخَّرَ الشَّمْسَ وَالْقَمَرَ لَيَقُولُنَّ اللَّهُ فَأَنَّى يُؤْفَكُونَ{(العنكبوت-61)
- "E se tu chiedessi loro: Chi ha creato i cieli e la terra e ha asservito il sole e la luna? Direbbero: Allāh. Come fanno ad allontanarsi?" Capitolo: "al-'Ankabūt", 61.
Disse il Sapiente dell'Islam Ibn Taymiyya: "E chi pensa che gli adoratori degli idoli credevano che quest'ultimi avevano creato il mondo, o che facevano scendere la pioggia, o che facevano spuntare le piante, o che creavano gli animali, o altro ancora, allora costui è ignorante a proposito di loro. Bensì l'intenzione degli idolatri, nella loro adorazione, era la stessa dei politeisti nei confronti delle tombe".[8]
Will Durant affermava che l'origine dell'induismo risale in principio alla fede nel Dio Unico, infatti, disse riferendosi agli dèi dell'induismo: "Queste migliaia di divinità rappresentano la medesima pratica delle chiese cristiane nel venerare migliaia di santi. Difatti, nella mente dell'induista non viene da pensare nemmeno per un attimo che queste infinità di dèi abbiano il potere supremo".[9]
L'indagine presentata al tribunale britannico in India durante il colonialismo inglese dell'India dice che: "Il risultato generale a cui è arrivata la Commissione di ricerca è che la maggior parte degli indù crede fermamente in un Dio Unico Supremo".
Allāh è Unico in tutte le religioni della terra,
}وَلَا تُجَادِلُوا أَهْلَ الْكِتَابِ إِلَّا بِالَّتِي هِيَ أَحْسَنُ إِلَّا الَّذِينَ ظَلَمُوا مِنْهُمْ وَقُولُوا آمَنَّا بِالَّذِي أُنْزِلَ إِلَيْنَا وَأُنْزِلَ إِلَيْكُمْ وَإِلَهُنَا وَإِلَهُكُمْ وَاحِدٌ وَنَحْنُ لَهُ مُسْلِمُونَ{(العنكبوت-46)
"Il nostro Dio e il vostro sono lo stesso Unico Dio"
(Capitolo: "al-'Ankabūt", 46)
E gli idoli e le divinità "umane" non sono altro che intermediari blasfemi.
}أَلَا لِلَّهِ الدِّينُ الْخَالِصُ وَالَّذِينَ اتَّخَذُوا مِنْ دُونِهِ أَوْلِيَاءَ مَا نَعْبُدُهُمْ إِلَّا لِيُقَرِّبُونَا إِلَى اللَّهِ زُلْفَى إِنَّ اللَّهَ يَحْكُمُ بَيْنَهُمْ فِي مَا هُمْ فِيهِ يَخْتَلِفُونَ إِنَّ اللَّهَ لَا يَهْدِي مَنْ هُوَ كَاذِبٌ كَفَّارٌ{(الزمر-3)
"Coloro che si prendono padroni all’infuori di Lui affermano: «Li adoriamo solo affinché ci rendano più vicini ad Allāh»
(Capitolo: "az-Zumar, 3)
20 - Se un uomo fa qualcosa di cui non ha bisogno ciò è considerato una futilità! Ed Allāh non ha alcun bisogno di noi, quindi perché ci avrebbe creati?
Risposta: L'idea che la necessità sia contrapposta alla futilità è sciocca!
Infatti, la necessità è contrapposta alla saggezza, non alla futilità.
Un dottore benestante che gode di una buona reputazione potrebbe curare le persone senza chiedere nulla in cambio, ma semplicemente per il loro benessere. E in questo caso non descriviamo il suo fatto come un'assurdità.
La saggezza e il nobile scopo dietro all'azione non ruotano nel circolo della necessità/futilità!
Un nuotatore potrebbe salvare un bambino per semplice misericordia nei suoi confronti, per poi lasciarlo e incamminarsi senza aspettarsi le lodi della famiglia del bimbo. E in questo caso il suo atto non viene classificato come necessità o futilità, anzi è ritenuto un atto onorevole, uno scopo lodevole ed un comportamento nobile.
Non vi è, quindi, interdipendenza tra necessità e futilità![10]
In "Sahīh Muslim" (raccolta di detti profetici), nel detto qudsi (= il cui contenuto è attributo ad Allāh), Disse Allāh:
O Miei servi! Se il primo e l'ultimo di voi, che sia uomo o demone, fossero al [livello della purezza di] cuore dell’individuo più timorato di voi, ciò non aumenterebbe nulla nel Mio regno. O Miei servi! Se il primo e l'ultimo di voi, che sia uomo o demone, fossero al [livello della purezza di] cuore dell’individuo più immorale di voi, ciò non diminuirebbe nulla nel Mio regno. O Miei servi! Invero le opere sono vostre e le enumero per voi, poi vi compenso per esse; dunque, chi dovesse trovare il bene, che lodi Iddio; chi, invece, dovesse trovare altro, non biasimi altri che sé stesso».[11]
Allāh non ha alcun bisogno del creato.
E il nostro sforzo, il nostro sacrificio, e il nostro operato, non sono che per noi stessi
}وَمَنْ جَاهَدَ فَإِنَّمَا يُجَاهِدُ لِنَفْسِهِ إِنَّ اللَّهَ لَغَنِيٌّ عَنِ الْعَالَمِينَ{(العنكبوت-6)
"E colui che si impegna, è per se stesso che lo fa. In verità Allāh non ha alcuna necessità nel creato". (Capitolo: "al-'Ankabūt", 6)
Siamo consapevoli che Allāh ha una saggezza in tutta la Sua creazione, anche se dovessimo ignorarla, e l'ignoranza del malato sulla saggezza del dottore non implica che le decisioni del dottore siano casuali.
La consapevolezza della saggezza divina non implica la comprensione di tutti i suoi particolari, ma è sufficiente comprenderne una parte.
Quindi, è sufficiente la nostra consapevolezza di avere il compito di adorare Allāh e che vi è una saggezza divina. Questo ci è sufficiente in senso generale, altrimenti diventeremmo come colui che rinnega qualsiasi cosa non sia in grado di capire.
}بَلْ كَذَّبُوا بِمَا لَمْ يُحِيطُوا بِعِلْمِهِ وَلَمَّا يَأْتِهِمْ تَأْوِيلُهُ كَذَلِكَ كَذَّبَ الَّذِينَ مِنْ قَبْلِهِمْ فَانْظُرْ كَيْفَ كَانَ عَاقِبَةُ الظَّالِمِينَ{(يونس-39)
"Sì, tacciano di menzogna la parte di scienza che non abbracciano, ché ancora non ne è giunta loro la spiegazione". (Capitolo: Yunus, 39)
Allāh è Saggio e siamo stati creati secondo una saggezza, che Sia lodato.
E Allāh è l'unico ad essere degno di adorazione.
Infatti, non merita adorazione nessun altro che Allāh. Lui è il Creatore che ci ha creati dal nulla. Disse:
}يَا أَيُّهَا النَّاسُ اعْبُدُوا رَبَّكُمُ الَّذِي خَلَقَكُمْ وَالَّذِينَ مِنْ قَبْلِكُمْ لَعَلَّكُمْ تَتَّقُونَ{(البقرة-21)
"Oh figli di Adamo, adorate il vostro Signore il quale ha creato Voi e coloro che vennero prima di voi, così che siate timorati." (Capitolo: "La giovenca", 21)
è Lui ad averci guidati, ed è Lui a legiferare, a predestinare, ad ordinare e a proibire.
}إِنَّ رَبَّكُمُ اللَّهُ الَّذِي خَلَقَ السَّمَاوَاتِ وَالْأَرْضَ فِي سِتَّةِ أَيَّامٍ ثُمَّ اسْتَوَى عَلَى الْعَرْشِ يُغْشِي اللَّيْلَ النَّهَارَ يَطْلُبُهُ حَثِيثًا وَالشَّمْسَ وَالْقَمَرَ وَالنُّجُومَ مُسَخَّرَاتٍ بِأَمْرِهِ أَلَا لَهُ الْخَلْقُ وَالْأَمْرُ تَبَارَكَ اللَّهُ رَبُّ الْعَالَمِينَ{(الأعراف-54)
"Non è a Lui che appartengono la creazione e l’ordine?" (Capitolo: "al-A'rāf", 54)
Ad Allāh non appartiene solo la facoltà di creare, ma anche quella di ordinare. E noi obbediamo al Suo ordine, che Sia lodato.
L'adorazione è un diritto di Allāh sui Suoi servi. Infatti, Egli (che Sia lodato) è Colui che ci ha predisposti, ci ha dato vita, ci sussiste, ci ha guidato, ed ha inviato a noi i Suoi messaggeri affinché ci sottoponesse all'esame e mettesse alla prova chi tra noi agirà meglio. Quindi l'adorazione è un diritto di Allāh su di noi.
}الَّذِي خَلَقَ الْمَوْتَ وَالْحَيَاةَ لِيَبْلُوَكُمْ أَيُّكُمْ أَحْسَنُ عَمَلًا وَهُوَ الْعَزِيزُ الْغَفُورُ{(الملك-2)
"Colui che ha creato la morte e la vita per mettere alla prova chi di voi opera meglio. Egli è il Potente, il Perdonatore". (Capitolo "al-Mulk", 2)
E la nostra vita terrena ed ultraterrena non si stabilizzano se non attraverso l'adorazione, e i nostri valori morali non si riconciliano se non tramite essa. Infatti, l'adorazione proibisce l'indecenza e l'immoralità e riordina la vita delle persone. Disse il nostro Signore, l'Altissimo:
}اتْلُ مَا أُوحِيَ إِلَيْكَ مِنَ الْكِتَابِ وَأَقِمِ الصَّلَاةَ إِنَّ الصَّلَاةَ تَنْهَى عَنِ الْفَحْشَاءِ وَالْمُنْكَرِ وَلَذِكْرُ اللَّهِ أَكْبَرُ وَاللَّهُ يَعْلَمُ مَا تَصْنَعُونَ{(العنكبوت-45)
"Ed esegui l'orazione, in verità l’orazione preserva dalla turpitudine e da ciò che è deplorevole" (Capitolo: "al-'Ankabūt", 45)
E non ci aggiudichiamo il paradiso se non tramite l'adorazione, essa è la salvezza nell'aldilà e la serenità nella vita terrena.
Difatti, l'adorazione è per noi stessi e per il nostro bene, ed è per noi obbligatoria, da rivolgere ad Allāh poiché è il nostro Creatore. Il suo beneficio ricade solamente su di noi, e la carenza nell'adempiere ad essa si ripercuote solamente su di noi.
Il paradiso è prezioso, e chi lo desidera deve agire per esso, poiché siamo noi ad avere necessità nei Suoi confronti, che sia Lodato. Siamo noi ad avere bisogno di Lui, ad avere bisogno di adorarlo, mentre Lui non abbisogna di noi né del resto del Suo creato.
21- Come riconosciamo Allāh?
Risposta: riconosciamo Allah in tanti modi, ma ci soffermeremo qui elencandone quattro:
Il primo modo: Riconosciamo Allāh tramite la naturale predisposizione.
L'essere umano riconosce, con la sua predisposizione innata, di avere un Creatore. Infatti, tramite essa tu riconosci di avere un Creatore che ti ha creato con questo aspetto, con queste parti del corpo, con questa costituzione e con questa realizzazione e precisione strabiliante.
E l'essere umano è altresì consapevole tramite la predisposizione innata che gli è richiesto di rifugiarsi nel suo Creatore con l'adorazione, come è consapevole che dipende dal suo Creatore e ha necessità di Lui (che sia lodato) in ogni momento. E questo sentimento si fa sentire soprattutto nei momenti di difficoltà.
La predisposizione a riconoscere Allāh è stata resa innata in tutte le persone. Disse Allāh l'Altissimo:
}فَأَقِمْ وَجْهَكَ لِلدِّينِ حَنِيفًا فِطْرَتَ اللَّهِ الَّتِي فَطَرَ النَّاسَ عَلَيْهَا لَا تَبْدِيلَ لِخَلْقِ اللَّهِ ذَلِكَ الدِّينُ الْقَيِّمُ وَلَكِنَّ أَكْثَرَ النَّاسِ لَا يَعْلَمُونَ{(الروم-30)
"Rivolgi il tuo volto alla religione come puro monoteista, natura originaria che Allāh ha connaturato agli uomini; non c’è cambiamento nella creazione di Allāh. Questa è la vera religione, ma la maggior parte degli uomini è ignara".Capitolo: "I Romani", 30
E disse (che sia lodato):
}وَإِذْ أَخَذَ رَبُّكَ مِنْ بَنِي آدَمَ مِنْ ظُهُورِهِمْ ذُرِّيَّتَهُمْ وَأَشْهَدَهُمْ عَلَى أَنْفُسِهِمْ أَلَسْتُ بِرَبِّكُمْ قَالُوا بَلَى شَهِدْنَا أَنْ تَقُولُوا يَوْمَ الْقِيَامَةِ إِنَّا كُنَّا عَنْ هَذَا غَافِلِينَ{(الأعراف-172)
- E quando il Signore trasse, dai lombi dei figli di Adamo, tutti i loro discendenti e li fece testimoniare su loro stessi: «Non sono il vostro Signore?». Risposero: «Sì, lo attestiamo», [Lo facemmo] perché nel Giorno della Resurrezione non diciate: «Veramente eravamo incoscienti» - (Capitolo: "al-A'rāf", 172)
Ancor prima di essere creati siamo stati predisposti a riconoscere Allāh e siamo stati predisposti alla Sua adorazione, che sia lodato.
"Li fece testimoniare su loro stessi: «Non sono il vostro Signore?». Risposero: «Sì, lo attestiamo».
E disse il Profeta, pace e benedizioni su di Lui, nel detto la cui autenticità è unanime (tra al-Bukhāri e Muslim):
"Non vi è neonato che non nasca con la predisposizione innata".
Tutti noi veniamo concepiti secondo questa predisposizione innata, che è sufficiente come indizio per ogni essere umano che voglia arrivare alla verità, così da accettarla appena si paleserà.
E questa predisposizione non riuscirebbe a negarla neanche la persona più miscredente, specialmente nei momenti difficili. Infatti, tutte le persone si rivolgono ad Allāh (Dio) nelle avversità e dimenticano ciò che associano (a Lui).
}وَإِذَا مَسَّكُمُ الضُّرُّ فِي الْبَحْرِ ضَلَّ مَنْ تَدْعُونَ إِلَّا إِيَّاهُ فَلَمَّا نَجَّاكُمْ إِلَى الْبَرِّ أَعْرَضْتُمْ وَكَانَ الْإِنْسَانُ كَفُورًا{(الإسراء-67)
"Quando siete in pericolo nel mare, svaniscono coloro che invocate, tranne Egli. Quando poi vi riconduce a terra salvi, vi allontanate da (Lui). Invero l’uomo è ingrato" (Capitolo: "al-Isrā", 67)
Se l'essere umano si trovasse in estrema difficoltà e sentisse l'avvicinarsi della sua fine, non invocherebbe altro che Allāh (Dio), e dimenticherebbe tutto i suoi idoli. E questa propensione sincera ad invocare Allāh nelle avversità è dovuta alla predisposizione innata che si trova in ogni essere umano.
Uno degli ex presidenti statunitensi - Eisenhower - il quale era il capo delle forze armate americane nella seconda guerra mondiale, affermò, dopo aver notato come gli eserciti ritornavano alla loro predisposizione innata nei momenti di difficoltà, "Non esistono atei nelle trincee".[12]
Nella trincea durante le guerre non ci sono negazionisti di Allāh (Dio), tutti ritornano a Lui. Questa è la verità della predisposizione innata, che riconoscono tutte le persone nei momenti difficili.
Il secondo metodo per riconoscere Allāh è l'intelletto, infatti noi possiamo riconoscere Allāh tramite esso.
Disse Allāh l'Altissimo:
}أَمْ خُلِقُوا مِنْ غَيْرِ شَيْءٍ أَمْ هُمُ الْخَالِقُونَ{(الطور-35)
"Sono stati creati dal nulla, o si credono loro stessi creatori?" (Capitolo: "at-Tūr", 35)
Secondo la ragione vi sono solamente tre possibilità:
La prima è che la nostra creazione non derivi da un creatore ("Sono stati creati dal nulla?"). E ciò è impossibile poiché, come potremmo essere stati creati senza un creatore?
La seconda è che siamo stati creati da noi stessi ("O si credono loro stessi creatori?"). E anche ciò è impossibile poiché, come potremmo creare noi stessi ancor prima di essere creati?
Quindi non rimane che una terza possibilità, che è quella non espressa nel nobile versetto per la sua semplice intuibilità, ossia che abbiamo un Creatore che ci ha creati.
Quindi possiamo riconoscere Allāh con l'intelletto.
Il terzo metodo per riconoscere Allāh è l'osservazione del Suo creato:
Infatti, osservare le creature di Allāh ci pone di fronte alla Sua maestosità.
}قُلِ انْظُرُوا مَاذَا فِي السَّمَاوَاتِ وَالْأَرْضِ وَمَا تُغْنِي الْآيَاتُ وَالنُّذُرُ عَنْ قَوْمٍ لَا يُؤْمِنُونَ{(يونس-101)
Di’: «Osservate quello che c’è nei cieli e sulla terra». (Capitolo: "Yūnus", 101)
Ogni qualvolta che osserviamo la precisione della creazione di Allāh e la sua stupefacente meticolosità, la nostra conoscenza di Allāh accresce.
E questo è ciò che abbiamo detto precedentemente nelle prove della creazione, della cura e della precisone.
Il quarto modo per riconoscere Allāh è tramite i profeti.
E questo è il metodo più grandioso per riconoscerLo, ossia riconoscere Allāh tramite i Suoi messaggeri ed i Suoi profeti. Infatti, i messaggeri hanno riferito a proposito di Allāh, a proposito delle Sue caratteristiche, a proposito della Sua essenza (che sia lodato). Tramite i profeti abbiamo potuto riconoscere Allāh con i Suoi nomi e i Suoi attributi, abbiamo imparato come adorarLo e come avvicinarci a Lui. Abbiamo anche imparato come ottenere la salvezza dal Suo castigo nel giorno del giudizio, i profeti hanno quindi invitato all'adorazione di Allāh, oppure, in altre parole, hanno invitato le persone a ritornare alla loro natura innata con la quale sono stati predisposti e ad adorare Allāh come ha ordinato.
I messaggeri hanno quindi indicato alle persone la via della verità e della salvezza.
}رُسُلًا مُبَشِّرِينَ وَمُنْذِرِينَ لِئَلَّا يَكُونَ لِلنَّاسِ عَلَى اللَّهِ حُجَّةٌ بَعْدَ الرُّسُلِ وَكَانَ اللَّهُ عَزِيزًا حَكِيمًا{(النساء-165)
"[Inviammo] messaggeri come nunzi e ammonitori, affinché dopo di loro gli uomini non avessero più argomenti davanti ad Allāh. Allāh è eccelso e saggio". (Capitolo: "an-Nisā'", 165)
L'annuncio dei messaggeri e degli inviati a proposito di Allāh, e l'ausilio datogli da Allāh con i miracoli, non lasciano spazio a scusanti nel giorno del giudizio.
Difatti, Allāh ti ha fornito la predisposizione innata con la quale puoi riconoscere il tuo Creatore, ti ha dotato dell'intelletto e della possibilità di osservare e riflettere sul Suo creato, e ti ha inviato i profeti. Non ti è rimasta nessuna giustificazione dinnanzi a Lui.
22 - Ci sono molte religioni: perché proprio l'Islam?
Risposta: L'islam non è una religione tra le altre.
L'islam corrisponde nella sua teologia al credo dei precedenti profeti dell'epoca antica.
L'Islam è quindi una correzione del percorso delle religioni che (col tempo) si sono corrotte. Ed è un ripristino del credo monoteistico dei profeti dell'epoca antica.
Disse Allāh l'Altissimo:
}شَرَعَ لَكُمْ مِنَ الدِّينِ مَا وَصَّى بِهِ نُوحًا وَالَّذِي أَوْحَيْنَا إِلَيْكَ وَمَا وَصَّيْنَا بِهِ إِبْرَاهِيمَ وَمُوسَى وَعِيسَى أَنْ أَقِيمُوا الدِّينَ وَلَا تَتَفَرَّقُوا فِيهِ كَبُرَ عَلَى الْمُشْرِكِينَ مَا تَدْعُوهُمْ إِلَيْهِ اللَّهُ يَجْتَبِي إِلَيْهِ مَنْ يَشَاءُ وَيَهْدِي إِلَيْهِ مَنْ يُنِيبُ{(الشورى-13)
"Ha chiarito per voi precetti di fede già prescritti a Nūħ, e che abbiamo ispirato a te, e quello che abbiamo prescritto ad Ibrāhīm, Mūsā e ‘Īsā: di osservare le regole della fede e di non esserne discordi. Per gli idolatri è gravoso ciò a cui li inviti. Allāh eleva a Sé chi vuole e guida chi si affida a Lui". (Capitolo: ash-Shûrâ, 13)
Quindi l'Islam non è una religione come le altre religioni, ma l'origine delle religioni.
23 - Cos'è l'Islam?
Risposta: l'islam è la sottomissione, la condiscendenza, la remissività ad Allāh l'Altissimo.
Disse Allāh:
}وَمَنْ أَحْسَنُ دِينًا مِمَّنْ أَسْلَمَ وَجْهَهُ لِلَّهِ وَهُوَ مُحْسِنٌ وَاتَّبَعَ مِلَّةَ إِبْرَاهِيمَ حَنِيفًا وَاتَّخَذَ اللَّهُ إِبْرَاهِيمَ خَلِيلًا{(النساء-125)
"Chi [potrebbe scegliere] religione migliore di colui che sottomette ad Allāh il suo volto, opera il bene, e segue la religione di Abramo il sincero? Ed Allāh scelse Abramo come prediletto". (Capitolo: "an-Nisāà", 125)
E il significato di "colui che sottomette il volto ad Allāh" s'intende che è remissivo nei Suoi confronti e devoto a Lui, l'Altissimo, sia santificato il nostro Signore. E costui è la migliore tra le persone in quanto a fede.
E disse l'Altissimo:
}وَلِكُلِّ أُمَّةٍ جَعَلْنَا مَنْسَكًا لِيَذْكُرُوا اسْمَ اللَّهِ عَلَى مَا رَزَقَهُمْ مِنْ بَهِيمَةِ الْأَنْعَامِ فَإِلَهُكُمْ إِلَهٌ وَاحِدٌ فَلَهُ أَسْلِمُوا وَبَشِّرِ الْمُخْبِتِينَ{(الحج-34)
"Il vostro Dio è un Dio unico. A Lui sottomettetevi. Danne la lieta novella agli umili" (Capitolo: "al-Hajj", 34)
Ed il significato di "A Lui sottomettetevi" è: sottomettetevi al Suo ordine.
Questi versetti indicano che il significato di Islam è la totale sottomissione ad Allāh l'Altissimo, la remissività nei Suoi confronti, e il rispetto della Sua legge e della Sua normativa con serenità e accettazione. E questa è l'essenza dell'Islam e la sua verità.
L'islam è infatti la sottomissione ad Allāh nel Suo decreto e nelle Sue leggi.
E l'Islam è anche la religione di Allāh per tutti gli esseri umani, disse Allāh:
}إِنَّ الدِّينَ عِنْدَ اللَّهِ الْإِسْلَامُ....{(آل عمران-19)
"Invero, la religione presso Allah è l'Islam". (Capitolo "āl-'Imrān", 19)
Quindi l'islam è l'unica religione accettata da Allāh.
}وَمَنْ يَبْتَغِ غَيْرَ الْإِسْلَامِ دِينًا فَلَنْ يُقْبَلَ مِنْهُ وَهُوَ فِي الْآخِرَةِ مِنَ الْخَاسِرِينَ{(آل عمران-85)
"E chi segue una fede differente dall'Islām, questa non verrà accettata da Lui, e nell'Aldilà sarà tra i perdenti". (Capitolo "āl-'Imrān", 85)
L'islam è anche la religione con la quale Allah ha inviato tutti i profeti e i messaggeri. Infatti la religione dei profeti è unica ed è l'Islam, e tutti i messaggeri sono stati portatori del monoteismo pur differenziandosi nei comandamenti.
Dice Allāh l'Altissimo:
}وَمَا أَرْسَلْنَا مِنْ قَبْلِكَ مِنْ رَسُولٍ إِلَّا نُوحِي إِلَيْهِ أَنَّهُ لَا إِلَهَ إِلَّا أَنَا فَاعْبُدُونِ{(الأنبياء-25)
"E non inviammo prima di te un Messaggero senza avergli ispirato che: non c'è divinità all'infuori di Me, per cui adorateMi!" (Capitolo: "I profeti", 25)
E non è rimasta salda su questo monoteismo nessun'altra religione, tranne l'Islam.
l'Islam oggigiorno è l'unica religione monoteistica presente sulla terra.
Mentre, tutti gli appartenenti alle altre dottrine sono diventati, chi più e chi meno, detentori di forme di idolatria. Infatti, dopo la morte dei profeti, e dopo che avevano lasciato le genti sul monoteismo, alcune persone introdussero forme di idolatria. E al giorno d'oggi non è rimasto che l'Islam aderente al puro monoteismo professato dai messaggeri.
24 - Nell'Islam è presente una risposta alle domande esistenziali che hanno esasperato le menti nel tentativo di dare una risposta, come: Da dove proveniamo? Perché siamo qui su questa terra? E quale è la destinazione?
Risposta: L'Islam ha risposto a tutte queste domande in un unico versetto del Generoso Corano, disse il nostro Signore:
}وَمَا لِيَ لَا أَعْبُدُ الَّذِي فَطَرَنِي وَإِلَيْهِ تُرْجَعُونَ{(يس-22)
"E perché non dovrei adorare Colui che mi ha creato dal nulla, e al quale ritornerete?" (Capitolo: "Yā Sīn", 22)
Da dove provengo? Allāh mi creò (Colui che mi ha creato dal nulla).
Qual è la mia destinazione? Andrò da Allāh, Colui che giudicherà il mio operato ("al quale ritornerete").
Perché sono arrivato in questo mondo? Per adorare Allāh ed essere messo alla prova.
Perché adoro Allāh? É razionale che io adori Colui che mi ha creato dal nulla, poiché è questa la natura del rapporto tra il servo e il suo Signore, ossia che il servo adori il suo Signore e Creatore.
("E perché non dovrei adorare Colui che mi ha creato dal nulla").
Un unico versetto ha riunito la risposta alle tre più importanti questioni che tormentano gli esseri umani.
}وَمَا لِيَ لَا أَعْبُدُ الَّذِي فَطَرَنِي وَإِلَيْهِ تُرْجَعُونَ{(يس-22)
"E perché non dovrei adorare Colui che mi ha creato dal nulla, e al Quale ritornerete?" (Capitolo: "Yā Sīn", 22)
25 - Come ho saputo che Muhammad, pace e benedizioni su di lui, è un messaggero inviato da Allāh?
Risposta: la moltitudine delle evidenze relative ai miracoli forniscono una prova perpetua nel tempo ed una certezza totale.
Difatti Aristotele è un filosofo in merito al complesso delle sue opere e non grazie ad una frase pronunciata o all'espressione di un'osservazione filosofica.
E Ippocrate è un medico in base al complesso delle sue elaborazioni di medicina e non grazie ad un intervento chirurgico da lui svolto.
E così la moltitudine delle evidenze relative ai miracoli trasmessi riguardo al Profeta (pace e benedizioni su di lui) forniscono una prova perpetua nel tempo ed una certezza totale che è un Profeta.
Se tu osservi la Sua biografia (pace e benedizioni su di lui) troverai che era una persona sincera, e che era noto per esserlo con la testimonianza dei più acerrimi nemici; non era stato mai accusato di menzogna o di immoralità. Inoltre, informava riguardo agli eventi futuri ancor prima che accadessero alla stessa maniera di come poi accadevano; e più importante di ciò, il suo credo, al quale ha invitato fin dal primo giorno, coincide con quello di tutti i profeti. Ed è a proposito di lui che secoli prima i profeti davano la lieta novella della sua venuta. Tutto ciò indica una prova perpetua nel tempo ed una certezza totale riguardo alla veridicità del Messaggio.
E che dire a riguardo della più grande prova da Lui portata, ossia il Corano?
Tramite il Corano Allāh ha sfidato i più eloquenti (tra i politeisti) affinché lo emulassero per intero, o almeno in un capitolo di esso, ma non riuscirono in ciò.
Disse Allāh:
}فَإِنْ لَمْ تَفْعَلُوا وَلَنْ تَفْعَلُوا فَاتَّقُوا النَّارَ الَّتِي وَقُودُهَا النَّاسُ وَالْحِجَارَةُ أُعِدَّتْ لِلْكَافِرِينَ{(البقرة-24)
"Non siete riusciti a farlo, e non riuscirete a farlo" (Capitolo: "La giovenca", 24)
Infatti non lo fecero, e neanche poterono farlo.
Il Corano rimase a sfidare i predicatori e gli eloquenti (tra i politeisti), ma nonostante ciò erano incapaci di confrontarlo, inabili alla sua emulazione.
Il Dr. Abdullah Diraz, che Allāh abbia misericordia di Lui, disse: "Ma il Profeta (pace e benedizioni su di Lui) non aveva timore di istigare il loro orgoglio letterario?"
Così da indurli ad accettare la sfida, visto la loro attenzione (nei Suoi confronti). E cosa avrebbe potuto fare se un gruppo tra i più eloquenti di loro si fosse accordato nel preparare delle parole somiglianti, fosse anche solo in un qualche aspetto!
E se anche si capacitò di affermare quel verdetto sui suoi contemporanei, come può farlo anche nei confronti delle generazioni future?
Questo non può essere un azzardo espresso da un uomo che conosce il suo valore, tranne che abbia piena convinzione nel decreto divino e nella rivelazione celeste, e così lanciò la sfida al mondo intero. Fu così una decisione ponderata sicché chiunque tentò l'emulazione, mostrò la sua evidente incapacità e un disonorevole fallimento nel corso dei secoli e dei tempi.[13]
Quei politeisti videro che il raggruppamento degli eserciti e la formazione dei battaglioni per combattere il Profeta (pace e benedizioni su di lui) erano meno impegnativi e più semplici del contrasto del Corano e l'accettazione della sfida. Questo è il massimo che riuscirono fare.
}وَقَالَ الَّذِينَ كَفَرُوا لَا تَسْمَعُوا لِهَذَا الْقُرْآنِ وَالْغَوْا فِيهِ لَعَلَّكُمْ تَغْلِبُونَ{(فصلت-26)
E i miscredenti dissero: "Non ascoltate questo Corano e non disturbatene la lettura, cosicchè possiate vincere" (Capitolo: "Fussilat", 26)
Tutti gli arabi e i popoli a cui era stata rivolta la sfida non poterono esprimere nulla che potesse rasserenare gli atei o altri ancora.
Disse al-Alūsi, che Allāh abbia misericordia di Lui: "Fino al giorno d'oggi nessuno di loro è riuscito a proferire una parola o una descrizione o un aggettivo".
Disse Jubair ibn Mut‘im, ancor prima di diventare musulmano: "Sentii il Profeta (pace e benedizioni su di lui) leggere il capitolo at-Tūr durante la preghiera del maghreb (tramonto), finché giunse a questo versetto:
}أَمْ خُلِقُوا مِنْ غَيْرِ شَيْءٍ أَمْ هُمُ الْخَالِقُونَ (35) أَمْ خَلَقُوا السَّمَاوَاتِ وَالْأَرْضَ بَلْ لَا يُوقِنُونَ (36) أَمْ عِنْدَهُمْ خَزَائِنُ رَبِّكَ أَمْ هُمُ الْمُصَيْطِرُونَ (37){(الطور-35_37)
"Sono stati creati dal nulla, o si credono loro stessi creatori?" (35)
"Hanno forse creato i cieli e la terra? Ma non se ne convincono!"
"Credono di possedere tesori del tuo Dio o di esserne i padroni?" (Capitolo: "at-Tūr"; 35-37)
Disse: "Il mio cuore stava per sobbalzare".[14]
Nel Corano sono presenti dei segreti meravigliosi che raggiungono l'anima umana.
Prova a riflettere su come le donne dei politeisti si accalcavano intorno l'abitazione di Abu Bakr mentre recitava il Corano a causa dell'eccessiva seduzione e influenza che aveva su di loro, a tal punto che gli uomini coreisciti si spaventarono.
Per questo si accordarono i prescelti delle tribù arabe sul fatto di non ascoltare il Corano e di non farlo sentire ai propri familiari. Questo era l'unico modo per rimanere nella miscredenza.
E tra le incessanti meraviglie del Corano troviamo ciò che il Dr. ‘Abdullah Dirāz disse riguardo alla rivelazione dei versetti del Corano in diversi periodi, e le indicazioni del Profeta (pace e benedizioni su di Lui) sul porre i versetti in specifici punti tra i capitoli e i versetti di altri capitoli, e alla fine si manifesta ogni capitolo come fosse una struttura indipendente. Disse, che Allah abbia misericordia di Lui: "Durante la rivelazione del Corano, vi erano alcuni argomenti in esso che si formavano senza relazioni con altri temi. Tanto che si svilupparono gradualmente unità indipendenti dopo che gli altri versetti rivelati venivano aggregati ai precedenti. E che alcuni versetti venivano aggregati in un punto, e altri si inserivano in altri punti, ciò in base alle indicazioni del Profeta (pace e benedizioni su di Lui) che a Sua volta riceveva dallo Spirito Santo.
Se prendiamo in considerazione le moltissime date, come quelle della rivelazione dei singoli versetti del Sacro Corano, e riflettiamo sul fatto che la rivelazione era generalmente legata a circostanze e accadimenti specifici, ciò ci induce a chiederci quanto tempo abbia richiesto il completamento dell'operazione di organizzazione di ogni capitolo come un'unità indipendente.
È come se il Corano fosse un insieme di tante parti divise numerate di un'antica struttura, la quale si è voluta ricostruire allo stesso modo in un altro posto3. Se così non fosse, come si potrebbe spiegare questo ordine istantaneo e metodologico che si realizza in un unico momento per molti capitoli?
Però, quale garanzia storica può ottenere l'essere umano quando si pone questo stratagemma che riguarda eventi futuri, i suoi requisiti giuridici, le soluzioni indicate per essi, oltre che per l'aspetto linguistico con la quale devono essere presentate queste soluzioni, e la compatibilità dello stile (letterario) con un capitolo piuttosto che con un altro?
Non arriviamo quindi alla conclusione che il completamento di questa strategia e la sua realizzazione nella maniera desiderata richiede l'intervento di un Creatore maestoso, che sia in grado di mettere in atto questa coordinazione ricercata?
Il Qur'an quindi è un miracolo indipendente dalla veridicità della sua profezia, pace e benedizioni su di lui.
E i miracoli avvenuti per mano sua, pace e benedizioni su di Lui, sono ben oltre il migliaio. Sono avvenuti in un tempo (relativamente) recente, e chi li ha riferiti sono le persone più pie e sincere.
E quei narratori di questi miracoli non ritenevano lecita la menzogna nemmeno nelle sottigliezze, come potrebbero quindi essere bugiardi nei suoi confronti? Ed essi sanno che chi mente di proposito sul suo conto prenderà posto negli inferi, come mise in guardia lui, pace e benedizioni su di lui.
Ad alcuni Suoi miracoli assistettero migliaia di Suoi compagni, e alcuni furono riferiti da decine di loro. Come potrebbero quindi accordarsi nell'affermare il falso in tutto questo?
Un esempio dei Suoi miracoli che furono visti da un grande numero di persone è il detto del "lamentio del tronco", che è un detto noto ed è stato riportato con una catena di narrazione continua e con un alto numero di narratori. Viene riportato che il Profeta (pace e benedizioni su di lui) era solito eseguire la predica su un tronco, e quando avvenne che il Profeta salì su un pulpito che gli fu costruito e vi cominciò a predicare, il tronco si mise ad emettere un lamentio come quello dei bambini, e rimase in questo stato finché il Profeta non lo prese tra le braccia, e a quel punto tacque.
Questo detto è stato riportato da questi Compagni: Anas ibn Mālik, Jābir ibn ‘Abdillah, ‘Abdullah ibn ‘Abbās, ‘Abdullah ibn ‘Umar, Ubayy ibn Ka‘b, Abu Sa‘īd, Sahl ibn Sa‘d, ‘Ā’ishah bint Abi Bakr e Umm Salamah.
Può questo numero di compagni accordarsi su una falsità nel riportare una notizia di questo genere?
Anzi, alcuni suoi miracoli furono visti da migliaia di Compagni, come quando sgorgò l'acqua tra le sue nobili dita, al punto che poterono farne l'abluzione e berne millecinquecento Compagni. Ed anche questo detto è stato riferito con una catena di narrazione continua e con un alto numero di narratori ed è stato riportato da Al-Bukhāri e Muslim.
O come la volta in cui moltiplicò il poco cibo a disposizione al punto che poté sfamare un grande esercito, e anche questo detto è stato riportato con una catena di narrazione continua e con un alto numero di narratori tra i Compagni. Prendendo in considerazione solo Al-Bukhāri, troviamo che riportò in ben cinque punti del suo libro (as-Sahīh) i miracoli della moltiplicazione del cibo per mano del Profeta (pace e benedizioni su di lui).[15]
Se gli indizi riguardo alla veridicità sono accertati, e i miracoli sono numerosi in riferimento alla sua profezia, come può una persona dotata di intelletto rinnegare tutto ciò?
E questi sono altri pochi esempi di altri suoi miracoli, pace e benedizioni su di lui:
Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) informò una sera che un tempesta violenta si sarebbe abbattuta, perciò ordinò alle persone di non alzarsi in preghiera la notte, ma nonostante ciò un uomo si alzò e il vento lo fece sobbalzare in un posto distante dal posto in cui era.
Il Profeta informò della morte di an-Najāshyi (il re abissino) nello stesso giorno in cui morì, e fece a suo nome la preghiera funebre pronunciando quattro volte il takbīr.[16]
Oltre a ciò, il Profeta (pace e benedizioni su di lui) informò a proposito del martirio di ‘Umar, ‘Uthmān, ‘Ali, Talha e Az-Zubayr, che Allāh sia soddisfatto di loro, e che non sarebbero morti sui loro capezzali come le altre persone.
Infatti, il Profeta (pace e benedizioni su di Lui), un giorno, salì su un monte assieme ad Abu Bakr, ‘Umar, ‘Uthmān, ‘Ali, Talha, Az-Zubayr, e quando una roccia si mosse il Profeta (pace e benedizioni su di lui) disse riferendosi al monte: "Acquietati, non hai sopra di te che un Profeta, un veritiero, e un martire!"
Attribuì a se stesso la profezia, ad Abu Bakr la veridicità, e al resto del gruppo informò che sarebbero divenuti martiri. E accadde esattamente ciò che disse.
E vi sono centocinquanta detti profetici in cui invocò il Suo Signore, ottenendo subito l'esaudimento dell'invocazione con altre persone che assistevano![17]
E siccome la gente di Mecca chiese al Profeta di mostrare loro un miracolo, mostrò loro la luna divisa in due parti, al punto che videro il monte Hirā’ tra le due parti. E anche questo detto profetico è stato riportato con una catena di narrazione continua e con un alto numero di narratori, ossia possiede il più alto livello di autenticità.
Il Profeta era solito leggere il capitolo al-Qamar, in cui si trova il riferimento al miracolo della divisone della luna, nei grandi raduni come quelli del Venerdì e delle Feste, affinché le persone potessero sentire cosa riportava a proposito dei Suoi miracoli, pace e benedizioni su di lui. Ed era solito citare questo capitolo a testimonianza della veridicità della Sua profezia.
E oltre al fatto in cui il Profeta (pace e benedizioni su di lui) informò riguardo al fatto che Adamo è stato l'ultimo tra gli esseri viventi ad essere creato: "Creò Adamo dopo l'orario del 'asr (preghiera pomeridiana) nel giorno del Venerdì, come l'ultimo del creato"
Questo fatto scientifico è divenuto accertato. Come fece quindi il Profeta (pace e benedizioni su di lui) a sapere che Adamo (su di lui la pace) fu l'ultima delle creature ad essere creata?
Rifletti sulle parole di Allāh:
}وَجَعَلْنَا اللَّيْلَ وَالنَّهَارَ آيَتَيْنِ فَمَحَوْنَا آيَةَ اللَّيْلِ وَجَعَلْنَا آيَةَ النَّهَارِ مُبْصِرَةً لِتَبْتَغُوا فَضْلًا مِنْ رَبِّكُمْ وَلِتَعْلَمُوا عَدَدَ السِّنِينَ وَالْحِسَابَ وَكُلَّ شَيْءٍ فَصَّلْنَاهُ تَفْصِيلًا{(الإسراء-12)
"Abbiamo reso la notte e il giorno dei segni: oscurando il segno della notte, e rendendo il segno del giorno visibile". (Capitolo: "al-Isrā", 12)
Oscurando il segno della notte: ossia che la luna, la quale è il segno della notte, era luminosa ma poi venne rimossa la sua luce.
E questa è certamente l'esegesi compiuta dai Compagni per questo nobile versetto, infatti è stato riportato dall'Imam Ibn Kathīr nella sua esegesi che ‘Abdullah ibn ‘Abbās, che Allah sia soddisfatto di Lui, disse: "La luna splendeva come il sole, ed è il segno della notte, poi venne oscurata la sua luce".
La cosa sorprendente è che questo è il risultato della scienza odierna, come pubblicato dalla Nasa nel suo canale e nel sito ufficiale: "Il primo periodo dell'età della luna, la quale era splendente e luminosa".[18]
È stato stabilito con una catena di narrazione con un alto numero di narratori l'avverarsi di questi segni e di queste notizie riguardo l'ignoto, e i dettagli dei segreti della terra e dei cieli, in infinite circostanze, per mano di un unico uomo (pace e benedizioni su di lui) e la rivelazione del Corano su di lui. Fece questo portando con sé ciò su cui concordavano i profeti prima di lui, infatti era supportato da Allah, e non morì fino a quando venne portata a compimento e completamento la Shari'a (legislazione divina).
Perciò, essere certi della sua profezia è la razionalità della mente!
I suoi segni, pace e benedizioni su di lui, riguardo all'ignoto, sono oltre il migliaio.
E coloro che hanno riportato i suoi miracoli sono i suoi Compagni, le persone più sincere e pie dopo di lui.
Il fatto sorprendente è che i più anziani dei Compagni divennero Musulmani ancor prima di vedere i miracoli, infatti loro accettarono l'Islam poiché conoscevano la sincerità del Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui), e che non proferì mai una bugia.
E questo atteggiamento dei Compagni più anziani fu saggio e razionale, poiché la sola sincerità del Profeta (pace e benedizioni su di lui) è un indizio sufficiente ed indipendente per accertare la veridicità della sua profezia. E questo in quanto la persona che si attribuisce la profezia: o è la persona più sincera proprio per essere un Profeta, quindi il Profeta è la persona più sincera,
oppure è la persona più menzognera, in quanto afferma falsità sulla questione più importante in assoluto.
E solo i più ignoranti potrebbero confondere la persona più sincera con la persona più falsa.[19]
Come è semplice per una persona saggia riconoscere la persona più sincera da quella più menzognera.
E gli stessi politeisti ammisero nel primo giorno della sua Profezia che il Profeta (pace e benedizioni su di lui) non fu mai un bugiardo, infatti gli dissero: "Non abbiamo mai constatato che tu sia un bugiardo".[20]
E quando Eraclio domandò ad Abu Sufyān, il quale non era ancora Musulmano: "Lo accusavate di menzogne prima che riferisse ciò che disse? [e cioè di essere un Profeta di Dio]"
Disse Abu Sufyān: "No".
Disse Eraclio: "Non avrebbe potuto non mentire a proposito delle persone e mentire a proposito di Dio (Allah)".
Poi Eraclio terminò il suo discorso dicendo la sua famosa frase: "Se fossi presso di lui, laverei i suoi piedi".[21]
I politeisti furono incapaci di mostrare una sola bugia a suo proposito nella sua intera esistenza, pace e benedizioni su di lui, e perciò nel Corano venne criticata la loro miscredenza pur conoscendo la sua sincerità ancor prima della sua Profezia, in quanto disse Allāh:
}أَمْ لَمْ يَعْرِفُوا رَسُولَهُمْ فَهُمْ لَهُ مُنْكِرُونَ{(المؤمنون-69)
"O forse non riconoscono il loro Messaggero, e per questo lo rinnegano?" (Capitolo: al-Mu’minūn, 69)
La condotta del Profeta (pace e benedizioni su di lui) e la sua biografia sono un indizio a parte del fatto che sia un Profeta.
Pace e benedizioni su di lui.
Se le attestazioni di sincerità sono generali e a supporto della sua profezia, pace e benedizioni su di lui, come può una persona saggia rinnegare tutto ciò?
26 - Come faccio a sapere che mi è richiesto di credere in Allah?
Risposta: rifletti su te stesso e capirai che sei messo alla prova, non trovi al tuo interno una sensazione che ti spinge a compiere il bene e non compiere il male?
Se tu avessi di fronte del denaro, e il proprietario se ne fosse distratto, sentiresti una propensione a prendere il denaro e beneficiarne, e una sensazione opposta che ti impedisce di farlo, poiché non è permesso ed è un crimine.
Quindi tu sei messo alla prova in ogni situazione della tua vita.
Questa sensazione, il fare e non fare, si trova al tuo interno poiché sei realmente messo alla prova, non sei trascurato. Non sei una cosa superflua senza valore.
Disse Allāh, l'Altissimo:
}إِنَّا هَدَيْنَاهُ السَّبِيلَ إِمَّا شَاكِرًا وَإِمَّا كَفُورًا{(الإنسان-3)
"In verità gli indicammo la via, sia che fosse grato o ingrato". (Capitolo: al-Insān, 3)
Pertanto l'essere umano possiede al suo interno: il fare e il non fare, infatti lui in ogni situazione o è grato o ingrato.
Anzi, in ogni passo della vita dell'uomo, quest'ultimo può compiere il bene o compiere il male: andare in moschea o scegliere un intrattenimento dannoso?
E per questo disse Allāh:
}وَمَا خَلَقْتُ الْجِنَّ وَالْإِنْسَ إِلَّا لِيَعْبُدُونِ{(الذاريات-56)
"E non ho creato i demoni e gli uomini se non affinché Mi adorassero" (Capitolo: "adh-Dhāriyāt", 56)
In ogni passo puoi trovare un tipo di adorazione per Allāh o di peccato nei Suoi confronti, che sia lodato.
Perciò, colui che viene guidato nel compiere ciò che ha ordinato Allāh, ottiene la salvezza, e chi disobbedisce a ciò che ha ordinato Allāh, cade nell'errore.
E questo libero arbitrio implica il giudizio su tutto ciò che ha compiuto l'essere umano.
Lo scopo della nostra creazione è quello di essere messi alla prova, ed è lo stesso scopo per cui Allāh ha mandato i Profeti e ha rivelato i Libri.
}وَلَقَدْ بَعَثْنَا فِي كُلِّ أُمَّةٍ رَسُولًا أَنِ اعْبُدُوا اللَّهَ وَاجْتَنِبُوا الطَّاغُوتَ فَمِنْهُمْ مَنْ هَدَى اللَّهُ وَمِنْهُمْ مَنْ حَقَّتْ عَلَيْهِ الضَّلَالَةُ فَسِيرُوا فِي الْأَرْضِ فَانْظُرُوا كَيْفَ كَانَ عَاقِبَةُ الْمُكَذِّبِينَ{(النحل-36)
"Ad ogni comunità inviammo un Profeta (che dicesse): Adorate Allah e fuggite gli idoli!" (Capitolo: "an-Nahl", 36)
}وَمَا لِيَ لَا أَعْبُدُ الَّذِي فَطَرَنِي وَإِلَيْهِ تُرْجَعُونَ{(يس-22)
E dopo essere giunti al termine della prova con la morte, ritorniamo ad Allāh ("Ed a Lui ritornerete", capitolo Ya-Sīn, 22)
}وَأَنَّ إِلَى رَبِّكَ الْمُنْتَهَى{(النجم-42)
"e in verità l'ultima meta è dal tuo Signore". (Capitolo: "an-Najm", 42)
إِنَّ إِلَى رَبِّكَ الرُّجْعَى
"In verità, è verso il tuo Signore il ritorno". (Capitolo: "al-‘Alaq", 8)
Dunque noi ritorneremo presso Allāh affinché ci giudichi per il nostro operato.
}وَأَنَّ سَعْيَهُ سَوْفَ يُرَى (40) ثُمَّ يُجْزَاهُ الْجَزَاءَ الْأَوْفَى (41){(النجم-40,41)
"E la sua perseveranza verrà presentata"
"Poi sarà ricompensato generosamente" (Capitolo: "an-Najm", 40 - 41)
Verrà mostrato il tuo operato e verrai giudicato in base a ciò.
"Chi avrà compiuto, anche solo, il peso di un atomo di bene, lo vedrà"
}فَمَنْ يَعْمَلْ مِثْقَالَ ذَرَّةٍ خَيْرًا يَرَهُ (7) وَمَنْ يَعْمَلْ مِثْقَالَ ذَرَّةٍ شَرًّا يَرَهُ (8){(الزلزلة-7,8)
"E chi avrà compiuto, anche solo, il peso di un atomo di male, lo vedrà" (Capitolo: "az-Zalzalah", 7 - 8)
27 - È sufficiente avere fede in Allāh e non credere nei Profeti?
Risposta: No.
La fede nell'esistenza di Allāh e la miscredenza nei confronti dei Profeti non è sufficiente all'essere umano per definirsi sottomesso ad Allāh (cioè: Muslim). Che significa se no credere che Allāh sia il Creatore, coLui che conferisce e che dirige, salvo poi rinnegare la Sua rivelazione e i Suoi Profeti?
Questa è una miscredenza di grado superiore.
Anzi, non vi è peggior crimine di colui che rigetta la rivelazione di Allāh, il quale disse:
}إِنَّ الَّذِينَ يَكْفُرُونَ بِاللَّهِ وَرُسُلِهِ وَيُرِيدُونَ أَنْ يُفَرِّقُوا بَيْنَ اللَّهِ وَرُسُلِهِ وَيَقُولُونَ نُؤْمِنُ بِبَعْضٍ وَنَكْفُرُ بِبَعْضٍ وَيُرِيدُونَ أَنْ يَتَّخِذُوا بَيْنَ ذَلِكَ سَبِيلًا (150) أُولَئِكَ هُمُ الْكَافِرُونَ حَقًّا وَأَعْتَدْنَا لِلْكَافِرِينَ عَذَابًا مُهِينًا (151){(النساء-150,151)
"In verità coloro che rinnegano Allāh e i Suoi Messaggeri, che vogliono fare una distinzione tra Allah e i Suoi Messaggeri, e dicono: «Crediamo in una parte e rinneghiamo l'altra», e intendono seguire un percorso intermedio;"
"Essi sono i veri miscredenti, e per i miscredenti abbiamo preparato un castigo umiliante". (Capitolo: "an-Nisāà", 150 - 151)
Quindi colui che crede in Allāh e rinnega i Profeti è il vero miscredente.
Chiunque rinneghi un solo Profeta tra i Profeti è un miscredente nei confronti di Allāh, poiché ha rinnegato la rivelazione di Allāh. Per questo "la gente del Libro" (cristiani ed ebrei) hanno commesso miscredenza rinnegando la profezia di Muhammad, pace e benedizioni su di lui.
}إِنَّ الَّذِينَ كَفَرُوا مِنْ أَهْلِ الْكِتَابِ وَالْمُشْرِكِينَ فِي نَارِ جَهَنَّمَ خَالِدِينَ فِيهَا أُولَئِكَ هُمْ شَرُّ الْبَرِيَّةِ{(البينة-6)
"In verità i miscredenti tra la gente del Libro e gli idolatri resteranno nel fuoco dell'Inferno in eterno, loro sono i peggiori del creato". (Capitolo: "al-Bayyinah", 6)
E l'avvertimento che entreranno nell'inferno è realtà
}.... فَحَقَّ وَعِيدِ{(ق-14)
("La Mia minaccia si realizza", capitolo Qāf - 14).
Non si arriva all'Islam e alla salvezza per la semplice ammissione di fede, da parte dell'essere umano, che Allāh è il Creatore, coLui che conferisce, che da la vita e che la toglie, ma bisogna necessariamente avere fede nei Profeti.
Pertanto, la fede nell'esistenza di Allāh rinnegando i Profeti, non basta e non gioverà per nulla al servo nel Giorno del Giudizio, poiché è necessaria l'adorazione di Allāh e il completamento della fede credendo in tutti i Suoi Profeti.
E se fosse sufficiente avere fede solamente in Allāh, non avrebbe mandato i Suoi profeti e non avrebbe rivelato i Suoi libri, poiché tutti gli uomini riconoscono Allāh tramite la predisposizione innata.
Perciò chi ti ha creato, ti ha guidato, ti ha fornito sostentamento, Lui soltanto merita di essere adorato, come ha legiferato tramite i Suoi Messaggeri e i Suoi Profeti.
28 - Il miscredente ottiene una ricompensa da Allāh per le sue buone opere?
Risposta: Compiere il bene è una predisposizione che Allāh ha reso innata nelle persone, perciò puoi notare che chiunque può fare il bene, anche se fosse miscredente o politeista. Tutti compiono opere pie per via della predisposizione con la quale sono nati.
Però la condizione per l'accettazione delle opere pie è avere l'intenzione di soddisfare Allāh, ossia avere l'intenzione di ottenere una ricompensa da Allāh.
Per questo alla persona miscredente che adora Allāh ed altri déi, le diremmo: "Rivolgiti a coloro che hai associato nell'intenzione della tua buona opera e ottieni da loro la tua ricompensa. Poiché tu non hai considerato solamente Allāh nelle tue buone opere."
Immagina una persona che è stata educata e cresciuta dalla sua famiglia fino a quando è diventata giovane e forte, e poi decide di andare a prendersi cura di altre persone. Questa persona ha il diritto di rivolgersi alla sua famiglia dicendo: "Datemi la remunerazione del mio lavoro svolto al servizio di altri?"
Che vada dalle persone presso le quali prestava servizio a richiedere la sua remunerazione.
E Allāh detiene il miglior esempio.
Infatti Allāh è coLui che ti ha creato, ti ha fornito sostentamento e ti ha giovato di tutti i beni, poi tu tralasci la Sua adorazione e vorresti ottenere da Lui la ricompensa del tuo lavoro? Come può essere possibile ciò?
E per questo Allāh disse:
}وَقَدِمْنَا إِلَى مَا عَمِلُوا مِنْ عَمَلٍ فَجَعَلْنَاهُ هَبَاءً مَنْثُورًا{(الفرقان-23)
"Siamo arrivati alle loro azioni, e le abbiamo rese vane come polvere dispersa". (Capitolo: "al-Furqān", 23)
E disse (che sia lodato):
}وَالَّذِينَ كَفَرُوا أَعْمَالُهُمْ كَسَرَابٍ بِقِيعَةٍ يَحْسَبُهُ الظَّمْآنُ مَاءً حَتَّى إِذَا جَاءَهُ لَمْ يَجِدْهُ شَيْئًا وَوَجَدَ اللَّهَ عِنْدَهُ فَوَفَّاهُ حِسَابَهُ وَاللَّهُ سَرِيعُ الْحِسَابِ{(النور-39)
"Coloro che sono miscredenti, le loro opere sono come un miraggio in una piana desertica che l’assetato scambia per acqua e poi, quando vi giunge, non trova nulla" (Capitolo: "an-Nūr", 39)
I miscredenti non meritano quindi la ricompensa per le loro azioni, fossero anche benevole, poiché sono miscredenti e non rientra nella loro intenzione ottenere la ricompensa dal loro Signore, non hanno inteso soddisfare il loro Creatore.
Non si tratta quindi di compiere il bene, poiché tutti noi siamo predisposti a compiere tanti tipi di opere benefiche, ma la questione è perché viene compiuto il bene e per chi lo compi? Lo fai per il tuo bene personale, o per farti notare, o lo fai per qualcuno diverso da Allāh?
Tutto ciò non è stato fatto per la via di Allāh, e non si desidera da esso la ricompensa delle opere benevole che ci si aspetta da Allāh.
29 - Se l'Islām è la religione della verità, perché ci sono questioni ambigue?
Risposta: La questione ambigua [shubha] è un particolare che il Musulmano non comprende nella sua religione, e può causargli un'incomprensione finché non troverà una risposta.
E Allāh, che sia lodato, ha voluto che vi fossero alcune questioni ambigue nei particolari secondari della religione, affinché si potesse allontanare con esse chi preferisce la falsità all'obbedienza del suo Signore.
Allāh, gloria e lode a Lui, disse:
}هُوَ الَّذِي أَنْزَلَ عَلَيْكَ الْكِتَابَ مِنْهُ آيَاتٌ مُحْكَمَاتٌ هُنَّ أُمُّ الْكِتَابِ وَأُخَرُ مُتَشَابِهَاتٌ فَأَمَّا الَّذِينَ فِي قُلُوبِهِمْ زَيْغٌ فَيَتَّبِعُونَ مَا تَشَابَهَ مِنْهُ ابْتِغَاءَ الْفِتْنَةِ وَابْتِغَاءَ تَأْوِيلِهِ وَمَا يَعْلَمُ تَأْوِيلَهُ إِلَّا اللَّهُ وَالرَّاسِخُونَ فِي الْعِلْمِ يَقُولُونَ آمَنَّا بِهِ كُلٌّ مِنْ عِنْدِ رَبِّنَا وَمَا يَذَّكَّرُ إِلَّا أُولُو الْأَلْبَابِ{(آل عمران-7)
È Lui Che ha fatto discendere il Libro su di te. Esso contiene versetti espliciti, che sono la Madre del Libro, e altri che si prestano ad interpretazioni diverse. Coloro che hanno una malattia nel cuore, seguono quello che è ambiguamente allegorico cercando la discordia e la scorretta interpretazione, mentre solo Allāh ne conosce l'interpretazione. Coloro che sono radicati nella scienza dicono: «Noi crediamo in esso: tutto proviene dal nostro Signore». Ma i soli a ricordarsene sono i dotati di intelletto". (Capitolo "Āl-‘Imrān", 7)
Quanto al versetto "Coloro che hanno una malattia nel cuore, seguono quello che è ambiguamente allegorico" significa che: colui nel cui cuore c'è la perversità seguirà questi dubbi, cercando discordia e cercando la distanza da Dio.
Allāh con la Sua saggezza ha voluto che vi fosse fede e miscredenza
}هُوَ الَّذِي خَلَقَكُمْ فَمِنْكُمْ كَافِرٌ وَمِنْكُمْ مُؤْمِنٌ وَاللَّهُ بِمَا تَعْمَلُونَ بَصِيرٌ{(التغابن-2)
"Tra di voi vi è chi è miscredente e vi è chi ha fede" (Capitolo: "at-Taghābun", 2)
Si aggrappa a queste ambiguità chi desidera la miscredenza, e si distrae con essa dalla propria Religione, dalla propria adorazione e dalla propria fede.
Quanto al credente, invece, segue le prove esplicite e stabili, che sono la "Madre del Libro" nello stabilire la veridicità della Religione e della Profezia. E nel caso trovasse qualcosa che non comprende chiederebbe a suo proposito, e ciò non lo distrarrebbe dalla propria religione e dalla propria adorazione.
Non si distrae dalla sua Religione, con ciò che non comprende di essa, se non colui che ha una "malattia nel cuore".
}....وَلِيَقُولَ الَّذِينَ فِي قُلُوبِهِمْ مَرَضٌ وَالْكَافِرُونَ مَاذَا أَرَادَ اللَّهُ بِهَذَا مَثَلًا.... { (المدثر-31)
"E affinché coloro che hanno una malattia nel cuore e i miscredenti dicessero: «Cosa vuole intendere Allāh con questa metafora?». È così che Allāh travia chi vuole e guida chi vuole. (Capitolo: "al-Muddatthir", 31)
E tra le saggezze dietro alla presenza di ambiguità, vi è il fatto che esse sono motivo di distinzione dei sapienti e dei lungimiranti nella fede di Allāh. In questo modo è possibile trovare il sapiente che conosce le risposte alle ambiguità, con cui si distingue dalla persona comune che non ha approfondito la conoscenza nella religione e non ha studiato. Così Allāh alza il rango di coloro che hanno ricercato la sapienza di molteplici livelli.
La verità è chiara, ma altresì è necessario che vi siano ambiguità affinché con esse si possa mettere alla prova e distinguere.
La consuetudine di Allāh nel Suo creato è quella della responsabilità. E la Sua consuetudine in questa responsabilità è che una parte della saggezza ad essa relativa venga celata. E colui che ha successo è chi usa la sua conoscenza come indizio per comprendere ciò che è celato e minuzioso, e il perdente è colui che rende le cose che ignora un "velo" che gli impedisce di arrivare agli indizi tramite le cose che conosce.
30 - Perché Allāh ha creato il male? O in altre parole: come risponde il Musulmano al "dilemma del male"?
Risposta: il dilemma del "male" è probabilmente la più grande causa che ha portato all'ateismo nel corso della storia.
}وَمِنَ النَّاسِ مَنْ يَعْبُدُ اللَّهَ عَلَى حَرْفٍ فَإِنْ أَصَابَهُ خَيْرٌ اطْمَأَنَّ بِهِ وَإِنْ أَصَابَتْهُ فِتْنَةٌ انْقَلَبَ عَلَى وَجْهِهِ خَسِرَ الدُّنْيَا وَالْآخِرَةَ ذَلِكَ هُوَ الْخُسْرَانُ الْمُبِينُ{(الحج-11)
"Fra gli uomini c’è chi adora Allāh secondo condizioni. Se gli giunge il bene si acquieta; se invece gli giunge una prova fa voltafaccia, e fallisce in questa vita e nell’altra. Questa è la perdita evidente". (Capitolo: "al-Hajj", 11)
Ci sono coloro che rinnegano Allāh in seguito a ciò che li assale, come le sciagure, o le forti tentazioni, o le disgrazie.
A questo punto l'ateo potrebbe chiedere: perché dovrebbe esserci il male in principio?
Con semplicità, la risposta è che siamo incaricati.
Poiché siamo in un mondo in cui siamo messi alla prova.
Disse il nostro Signore, che sia lodato:
}كُلُّ نَفْسٍ ذَائِقَةُ الْمَوْتِ وَنَبْلُوكُمْ بِالشَّرِّ وَالْخَيْرِ فِتْنَةً وَإِلَيْنَا تُرْجَعُونَ{(الأنبياء-35)
"Vi sottoporremo al male e al bene, per mettervi alla prova" (Capitolo: "al-Anbiyā’", 35)
Esiste il bene ed esiste il male poiché hai un incarico, ed esso è lo scopo della tua esistenza.
Dice Allāh l'Altissimo:
}الَّذِي خَلَقَ الْمَوْتَ وَالْحَيَاةَ لِيَبْلُوَكُمْ أَيُّكُمْ أَحْسَنُ عَمَلًا وَهُوَ الْعَزِيزُ الْغَفُورُ{(الملك-2)
"Colui che ha creato la morte e la vita, per mettere alla prova chi di voi opererà meglio, Egli è il Potente, il Perdonatore". (Capitolo: "al-Mulk", 2)
La presenza del male, delle forti tentazioni e delle calamità, rappresenta una questione che da sola fornisce un grande indizio per dimostrare la veridicità della questione della religione e dell'errore dell'ateismo.
Perché se fossimo figli del mondo materiale non potremmo avere idea né del bene né del male.
Se l'universo per intero non avesse un senso, non potremmo arrivare alla conclusione che non ha un senso.[22]Poiché, in base al punto di vista dell'ateismo, noi percorriamo certezze materiali imperative e siamo soggetti alle leggi della natura. E in questo contesto non potremmo comprendere l'essenza del male né il significato della parola male.
Possono percepire gli animali più evoluti il dilemma del male?
La comprensione del male indica che non siamo figli di questo mondo, e che acquisiamo la nostra percezione dell'esistenza del male da una premessa diversa da quella materiale darwiniana che spiega l'esistenza.
Noi apparteniamo ad una premessa celeste, non ad un modello ateista, materiale, terrestre. E questa è la spiegazione al fatto che siamo in grado di comprendere il male.
E dal momento che abbiamo un incarico, è naturale che vi siano forti tentazioni e calamità, come è d'altronde naturale che comprendiamo il male.
Il male, una parte di sofferenza, e la capacità a commettere i peccati, sono le premesse naturali e il risultato elementare del libero arbitrio e dell'incarico divino.
La presenza del male, delle calamità e dei piaceri, mostrano il meglio che si può trovare nella persona pia, e il peggio che si può trovare nella persona malvagia.
E il fatto strano nel caso degli atei, quando negano la presenza del Creatore a causa dell'esistenza del male, è che utilizzano questo ragionamento:
1 - Se il genitore è amorevole e ama il bene per il figlio, perché ha permesso che venga fatta al figlio un'iniezione dolorosa contro i microbi?
2 - Il figlio ha patito dolore a causa dell'iniezione?
3 - Quindi il padre non esiste.[23]
Questo è un ragionamento logico?
Inoltre è naturale che non comprendiamo tutti i dettagli della saggezza divina nella questione del bene e del male.
Allāh ha mostrato a Mosè (che la pace sia su di lui) la saggezza delle azioni compiute da al-Khiḍr, seppur queste azioni erano apparse riprovevoli e inaccettabili secondo il giudizio esteriore, ma successivamente si è dimostrato che celavano un bene immenso. E la storia di Mosè e Al-Khadir non fu citata nel Corano come un semplice racconto o una vicenda qualsiasi, ma bensì per far riflettere e dare consapevolezza della limitatezza dell'animo umano e del suo veloce pregiudizio.
E tra le curiosità della questione del male, è che se non ci fosse sofferenza nel mondo non saresti uscito dal posto dove sei nato!
Non sarebbe esistita nessuna civiltà, non sarebbero state costruite le città, le fabbriche, le case, e le persone non avrebbero avuto bisogno di lavorare, o pensare a come combattere una malattia, o come risolvere un problema, o pensare ad un'idea per godere di una comodità!
E l'uomo non avrebbe neanche avuto bisogno di spostarsi dal luogo originario della sua nascita.
Poiché: nessun male, nessuna sofferenza, calamità, stanchezza, o problemi a cui trovare soluzioni!
E perché ci si dovrebbe stancare, rimanere svegli di notte, pensare, o lavorare?
Il male è una necessità imprescindibile nella vita terrena!
Riflettici!
E abbi timore di Allāh, poiché hai un incarico divino!
E tante persone che sono state afflitte dalle calamità e dalle sofferenze si sono rivolte ad Allāh, diventando, così, delle persone pie. Che la gloria sia ad Allāh, il Maestoso, che sia lodato.
Vi è della saggezza e del bene in tutto ciò che Allāh ha predestinato.
Ed è necessario che il credente abbia fede in tutto ciò che è predestinato da Allah, infatti disse il Profeta (pace e benedizioni su di lui):
"Se tu possedessi oro quanto il monte Uhud e lo spendessi nella causa di Allāh, Lui non lo accetterebbe finché tu non avrai avuto fede nel destino. E sappi che qualunque cosa ti sia accaduta non poteva evitarti, e tutto ciò che ti ha evitato non poteva accaderti. E che chiunque muoia credendo qualcosa di diverso da questo, entrerà nell'Inferno".
La predestinazione di Allāh, nel bene e nel male, deve essere accettata dal Musulmano.
E tutta la predestinazione di Allāh è bene, anche quando esternamente vi appare del male in parte di essa, o restrizione, o sofferenza, ma alla fine nasconde un bene immenso e una grande saggezza divina.
31 - È stata la religione la causa delle cosiddette guerre religiose che hanno dominato la scena mondiale in alcune epoche?
Risposta: L'umanità ha convissuto con le leggi del monoteismo per migliaia di anni, e con le tre grandi legislazioni abramitiche per quattromila anni, e la religione non aveva mai rappresentato una minaccia diretta per la razza umana, ma bensì ha apportato all'umanità valori morali supremi su cui concordano sia il credente che l'ateo, e ha dato origine a grandi civiltà. Anzi, potremmo sostenere che tutto il bene che esiste sulla terra rientra tra gli effetti di quelle profezie! La religione ha esentato i tribunali da migliaia di casi, e soprattutto ha posto le basi della conoscenza, dell'etica e dei valori, per lo scopo dell'esistenza dell'umanità sulla terra! E i paesi che hanno adottato le leggi monoteistiche hanno ancora al giorno d'oggi una diversità culturale che ha saputo mantenere a distanza gli oppositori, e ha fornito a quest'ultimi un tetto di protezione in base alle stesse leggi monoteistiche. Mentre non appena alcuni paesi si sono avvicinati all'ateismo, tutta l'umanità è stata sull'orlo della distruzione nel giro di appena un secolo! Poi gli atei vengono a parlarci del pericolo della religione per l'umanità! La storia dell'umanità non ha conosciuto una metodologia più pericolosa di quella dell'ateismo. I massacri del Gulag nell'ex Unione Sovietica furono ad opera dell'ateo Lenin, lo sterminio delle minoranze etniche nella Germania nazista, il genocidio di un quarto della popolazione cambogiana da parte dell'ateo Pol Pot, l'assassinio di cinquantadue milioni di cinesi nella grande Rivoluzione Culturale per mano dell'ateo Mao Zedong, la comparsa in Europa della "Lega degli atei militanti" la quale ha ufficialmente chiuso quarantaduemila istituzioni religiose (chiese e moschee) e ucciso decine di migliaia di religiosi. Tutto questo è stato la conseguenza e l'esito della comparsa dell'ateismo.[24]Anzi, la prima e la seconda guerra mondiale furono guerre atee, governate da ideologie atee nella visione delle razze umane e idee di lotta per la purezza razziale. Il risultato fu lo sterminio di circa il 5% della popolazione mondiale, e queste guerre mondiali riportarono sia i vinti che i vincitori tre secoli indietro, al punto che i filosofi misero un orinatoio nel centro di Parigi come metafora della fine della civiltà. Le "battaglie atee" richiesero arsenali di armi nucleari sufficienti per sterminare l'intera razza umana più volte. Una semplice lettura delle guerre del ventesimo secolo mostrerebbe quanto sia miserabile l'ateismo, il quale ha lasciato dietro di sé il concetto che l'estinzione della razza umana in qualsiasi battaglia futura sia un parere plausibile, ed è questa la soluzione che ci si può aspettare dall'ateismo.
32 - Perché i musulmani al giorno d'oggi sono arretrati nonostante la loro religione monoteista mentre l'Occidente è molto avanzato?
Risposta: Questa è una questione che riguarda le civiltà!
E quanto hanno patito i profeti al cospetto di questa domanda.
E quanti seguaci hanno abbandonato a causa di questa questione.
Il quesito della civiltà è la fonte della miscredenza delle collettività nel corso dei secoli.
Disse Allāh l'Altissimo:
}فَاخْتَلَفَ الْأَحْزَابُ مِنْ بَيْنِهِمْ فَوَيْلٌ لِلَّذِينَ كَفَرُوا مِنْ مَشْهَدِ يَوْمٍ عَظِيمٍ{(مريم-73)
"E quando i Nostri chiari segni venivano recitati loro, i miscredenti dicevano a quelli che hanno creduto: "Qual è la fazione che ha migliore dimora e la più eccellente assemblea?" (Capitolo: "Maryam", 73)
Quando vennero recitati i versetti che includevano gli indizi e le prove della veridicità della religione, i politeisti usarono come argomento il progresso delle nazioni miscredenti per opporsi a tali versetti.
("Qual è la fazione che ha migliore dimora e la più eccellente assemblea?")
Il ricercatore Ibrāhīm as-Sakrān (che Allah lo preservi) disse: "Questa è una norma storica e una consuetudine del creato che si ripete, non smetterà di stupirsi colui che riflette sul suo archivio epocale. La maggior parte di coloro che furono predicatori di Allāh, dall'alba delle profezie fino alla odierna predicazione Islamica, si sono sempre trovati a fronteggiare "potenze materiali/economiche" più grandi, che li superavano e inducevano le persone a non seguire la Rivelazione che possedevano.
Rifletti sulle esperienze che hanno avuto i Profeti, troverai che quasi tutte rappresentano una storia che parla del conflitto tra chi chiama alla "rivelazione divina", e la tentazione della "potenza economica". Troverai anche che le persone venivano attratte dalla grande "potenza economica", la quale catturava le loro menti e li distraeva dall'obbedienza e dalla sottomissione alla Rivelazione. Troverai anche che chi operava per la religione soffriva in particolar modo l'attrazione delle persone verso le superficialità materiali. Il popolo del primo Profeta Noè (pace su di lui), si rivolse a lui con tutta la sua "franchezza materiale":
}فَقَالَ الْمَلَأُ الَّذِينَ كَفَرُوا مِنْ قَوْمِهِ مَا نَرَاكَ إِلَّا بَشَرًا مِثْلَنَا وَمَا نَرَاكَ اتَّبَعَكَ إِلَّا الَّذِينَ هُمْ أَرَاذِلُنَا بَادِيَ الرَّأْيِ وَمَا نَرَى لَكُمْ عَلَيْنَا مِنْ فَضْلٍ بَلْ نَظُنُّكُمْ كَاذِبِينَ{(هود-27)
«E non ci pare che ti seguano altri che i più miserabili» (Capitolo: "Hūd", 27)
E non fece in tempo a comparire il profeta Mosè, che la "potenza economica" mise di nuovo in atto la serie della sua tirannia, e la sua arroganza nei confronti della Rivelazione.
}وَقَالَ مُوسَى رَبَّنَا إِنَّكَ آتَيْتَ فِرْعَوْنَ وَمَلَأَهُ زِينَةً وَأَمْوَالًا فِي الْحَيَاةِ الدُّنْيَا رَبَّنَا لِيُضِلُّوا عَنْ سَبِيلِكَ رَبَّنَا اطْمِسْ عَلَى أَمْوَالِهِمْ وَاشْدُدْ عَلَى قُلُوبِهِمْ فَلَا يُؤْمِنُوا حَتَّى يَرَوُا الْعَذَابَ الْأَلِيمَ{(يونس-88)
Disse Mosè: «O Signor nostro, invero hai dato a Faraone e ai suoi notabili le bellezze e i beni della vita terrena, affinché o Signor nostro, si distolgano dal Tuo sentiero» (Capitolo: "Yūnus", 88)
La situazione non era nuova per il nostro profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui), infatti i rinnegatori della sua profezia e della Rivelazione che aveva con sé, usavano come pretesto la scarsità dei suoi beni per allontanarsi da lui.
}وَقَالُوا لَوْلَا نُزِّلَ هَذَا الْقُرْآنُ عَلَى رَجُلٍ مِنَ الْقَرْيَتَيْنِ عَظِيمٍ{(الزخرف-31)
E dissero: «Se solo questo Corano fosse stato rivelato ad un maggiorente di una delle due città!» (Capitolo: "az-Zukhruf", 31)
Qui terminano le parole di Ibrāhīm as-Sakrān.
Non ci fu nel corso delle epoche e della storia dei profeti maggior prova dell'attrazione nei confronti della potenza economica del miscredente.
Nonostante non ci sia alcuna relazione tra il progresso e la Verità.
Il progresso economico e l'arretratezza non hanno alcuna relazione con chi detiene il vero o il falso.
Non è strettamente necessario che un uomo magnanimo e corretto sia anche civilmente avanzato.
Un uomo potrebbe rispettare gli insegnamenti dell'Islam ed essere una persona semplice e povera, o potrebbe essere il contrario.
E quante nazioni furono delle civiltà avanzate nonostante fossero i più lontani dalla legislazione di Allāh, dalla Sua religione e dalla Sua rivelazione?
}أَوَلَمْ يَسِيرُوا فِي الْأَرْضِ فَيَنْظُرُوا كَيْفَ كَانَ عَاقِبَةُ الَّذِينَ مِنْ قَبْلِهِمْ كَانُوا أَشَدَّ مِنْهُمْ قُوَّةً وَأَثَارُوا الْأَرْضَ وَعَمَرُوهَا أَكْثَرَ مِمَّا عَمَرُوهَا وَجَاءَتْهُمْ رُسُلُهُمْ بِالْبَيِّنَاتِ فَمَا كَانَ اللَّهُ لِيَظْلِمَهُمْ وَلَكِنْ كَانُوا أَنْفُسَهُمْ يَظْلِمُونَ{(الروم-9)
"Non hanno forse viaggiato sulla terra, e visto quel che è accaduto a coloro che li hanno preceduti? Erano più forti di loro, e avevano coltivato e popolato la terra più di quanto essi non l’abbiano fatto". (Capitolo: "ar-Rūm", 9)
Il progresso economico e la ricchezza non sono un criterio per indicare chi detiene la verità.
}فَلَمَّا جَاءَتْهُمْ رُسُلُهُمْ بِالْبَيِّنَاتِ فَرِحُوا بِمَا عِنْدَهُمْ مِنَ الْعِلْمِ وَحَاقَ بِهِمْ مَا كَانُوا بِهِ يَسْتَهْزِئُونَ{(غافر-83)
"Quando i loro messaggeri portarono le prove evidenti, si rallegrarono della scienza che già possedevano, e perciò li avvolse ciò che schernivano". (Capitolo: "Ghāfir", 83)
Quindi il progresso materiale non è da considerarsi lodevole o biasimevole in sé, ma bensì è da lodare in funzione della sua benedizione con la rivelazione divina, in proporzione alla misura in cui viene applicata la religione in esso, in base a quanto ne benefici per la tua religione, ed alla quantità che ne devolvi a beneficio delle persone e per il miglioramento delle loro condizioni, con l'intenzione di compiacere Allāh.
Questo è il progresso desiderato.
Il vero criterio per eccellere tra gli esseri umani non risiede nel loro progresso economico, ma bensì nella loro consapevolezza di Dio e nelle opere pie. Poi viene il progresso, che però rimane un mezzo e non un fine, ossia un mezzo per fornire un beneficio alle persone, per compiacere Allāh.
Così diventa un progresso economico benedetto dalla rivelazione divina, ed è l'unico tipo di progresso richiesto.
Ed è questa la vera eredità nella terra: l'eredità dell'adorazione di Allāh, della purificazione della fede in tutti gli aspetti della vita.
}الَّذِينَ إِنْ مَكَّنَّاهُمْ فِي الْأَرْضِ أَقَامُوا الصَّلَاةَ وَآتَوُا الزَّكَاةَ وَأَمَرُوا بِالْمَعْرُوفِ وَنَهَوْا عَنِ الْمُنْكَرِ وَلِلَّهِ عَاقِبَةُ الْأُمُورِ{(الحج-41)
"Coloro che quando diamo loro governo sulla terra, assolvono all’orazione, versano la decima, raccomandano le buone consuetudini e proibiscono ciò che è riprovevole. Appartiene ad Allāh l’esito di tutte le cose". (Capitolo: "al-Hajj", 41)
Sappi che se il Musulmano compie ciò che è dovuto, Allāh gli renderà semplice i mezzi per arrivare ad ogni bene, alla felicità e al progresso nella vita, ed alla salvezza e l'innalzamento del rango nell'aldilà.
}وَعَدَ اللَّهُ الَّذِينَ آمَنُوا مِنْكُمْ وَعَمِلُوا الصَّالِحَاتِ لَيَسْتَخْلِفَنَّهُمْ فِي الْأَرْضِ كَمَا اسْتَخْلَفَ الَّذِينَ مِنْ قَبْلِهِمْ وَلَيُمَكِّنَنَّ لَهُمْ دِينَهُمُ الَّذِي ارْتَضَى لَهُمْ وَلَيُبَدِّلَنَّهُمْ مِنْ بَعْدِ خَوْفِهِمْ أَمْنًا يَعْبُدُونَنِي لَا يُشْرِكُونَ بِي شَيْئًا وَمَنْ كَفَرَ بَعْدَ ذَلِكَ فَأُولَئِكَ هُمُ الْفَاسِقُونَ{(النور-55)
"Allah ha promesso a coloro che credono e compiono il bene di renderli vicari sulla terra, come già fece con quelli che li precedettero. (Ha promesso) di rafforzarli nella religione che desiderò per loro, e di trasformare il loro timore in sicurezza. Cosicché Mi adoreranno senza associarMi alcunché". (Capitolo: "an-Nūr", 55)
E quando i Musulmani applicavano la loro Religione, erano all'avanguardia nella fede e nelle questioni mondane.
L'Islam portò tramite loro una civiltà che durò milleduecento anni, così da essere la civiltà più longeva, che non ha avuto battute d'arresto o interruzioni per tutto questo periodo.
Con l'Islam è venuta alla luce la civiltà Islamica.
E con questa peculiarità è l'unica Religione ad aver dato inizio ad una civiltà.
Mentre le altre religioni sono state adottate da civiltà preesistenti.
Infatti troviamo che la civiltà occidentale adottò il cristianesimo e che quella indiana adottò l'induismo.
Invece l'unica fede ad aver dato inizio ad un civiltà è l'Islam.
Quando i Musulmani erano coscienti del loro dovere nei confronti della Religione, hanno guidato il mondo sia in senso materiale che spirituale.
E quando l'Islam giunse a Costantinopoli nel 1453 d.C., finirono i secoli bui (del medioevo) in Europa.
Infatti l'anno della fine dell'epoca buia è il 1453 d.C., lo stesso anno in cui l'Islam giunse in Europa.
L'Islam non fece in tempo ad arrivare in Europa che vi si diffuse il lume della sapienza.
Nella biblioteca del Congresso furono incisi, nel soffitto della sala principale della biblioteca, dei cerchi che indicano le origini del progresso della civiltà occidentale, e l'Islam è l'unica religione menzionata nei sette cerchi.
L'Islam è l'unica religione citata, ed essa si occupa delle scienze naturali.
ISLAM: PHYSICS
Mentre i restanti cerchi si riferiscono a nomi di paesi che hanno contribuito con un progresso letterario, o artistico, o linguistico.
L'Islam ha contribuito al progresso della scienza, e per settecento anni la lingua della scienza nel mondo è stata quella araba.[25]
Se i Musulmani curano la loro dedizione nella Religione, di conseguenza si risolleverà la loro vita terrena.
33 - Quali sono i frutti dell'adorazione di Allāh l'Altissimo?
Risposta: L'essere umano secondo la sua predisposizione innata non riconosce sé stesso, non trova pace la sua anima, e non si tranquillizza il suo cuore, se non tramite l'adorazione di Allāh.
}الَّذِينَ آمَنُوا وَتَطْمَئِنُّ قُلُوبُهُمْ بِذِكْرِ اللَّهِ أَلَا بِذِكْرِ اللَّهِ تَطْمَئِنُّ الْقُلُوبُ{(الرعد-28)
"Coloro che credono e che rasserenano i loro cuori con il ricordo di Allāh. Poiché, in verità, i cuori si rasserenano al ricordo di Allāh". (Capitolo: "ar-Ra‘d", 28)
Infatti con l'adorazione il cuore si rasserena
}وَلَقَدْ نَعْلَمُ أَنَّكَ يَضِيقُ صَدْرُكَ بِمَا يَقُولُونَ (97) فَسَبِّحْ بِحَمْدِ رَبِّكَ وَكُنْ مِنَ السَّاجِدِينَ (98){(الحجر-97,98)
"E Noi ben sappiamo che in verità il tuo cuore si stringe per quello che dicono"
"Pertanto glorifica il tuo Signore lodandolo e sii tra i prosternati"
"E adora il tuo Signore" (Capitolo: "al-Hijr", 97-98)
Adora il tuo Signore: e così il tuo cuore si rasserena.
Per questo due unità di preghiera con concentrazione e riflessione hanno un effetto sull'anima umana che non hanno invece ore di sedute di psicoterapia.
Nella preghiera si trova la serenità dell'anima umana, e chiunque si allontani dalla menzione di Allāh risente dell'afflizione del cuore. Infatti puoi vedere come questa persona rincorre la vita terrena, senza che se ne disfami o che trovi serenità.
}وَمَنْ أَعْرَضَ عَنْ ذِكْرِي فَإِنَّ لَهُ مَعِيشَةً ضَنْكًا وَنَحْشُرُهُ يَوْمَ الْقِيَامَةِ أَعْمَى{(طه-124)
"Chi si sottrae al Mio ricordo, avrà vita irrequieta" (Capitolo: "Tā-ha", 124)
E per quanto una persona possa essere abbiente, se non ha fede vivrà nell'irrequietezza, in una sorta di agguerrita competizione senza fine con l'ignoto. Per questo lo vedi sempre preoccupato.
Disse il Profeta (pace e benedizioni su di lui): "Colui che ha come preoccupazione questa vita mondana, Allāh disperderà i suoi affari, renderà la povertà dinanzi ai suoi occhi, e non otterrà nulla di questo mondo se non ciò che è stato predestinato per lui. E chiunque concentri la sua intenzione sull'Aldilà, Allāh gli predisporrà i suoi affari, renderà la ricchezza nel suo cuore, e i beni mondani verranno a lui senza retinenza."[26]
L'adorazione quindi libera il Musulmano dalla soggezione alla vita mondana, e lo rende libero.
È per questo che il Musulmano che adora Allāh con dedizione è una persona che ha capito il significato della vita, il suo valore, e il motivo della sua presenza in questo mondo. Ed ha capito anche che è in questo mondo per essere messo alla prova, per adorare il suo Signore con la miglior devozione, e non per vivere nella preoccupazione senza alcun motivo valido. Disse il nostro Signore (lode a Lui):
} الَّذِي خَلَقَ الْمَوْتَ وَالْحَيَاةَ لِيَبْلُوَكُمْ أَيُّكُمْ أَحْسَنُ عَمَلًا وَهُوَ الْعَزِيزُ الْغَفُورُ{(الملك-2)
"Colui che creato la morte e la vita affinché possa mettere alla prova chi di voi agirà meglio" (Capitolo: "al-Mulk", 2)
34 - Quali sono i simboli della sottomissione ad Allāh l'Altissimo? O in altre parole: come capire che sei totalmente sottomesso ad Allāh?
Risposta: I segni della sottomissione ad Allāh l'Altissimo sono quattro:
Primo: la devozione ad Allāh in ogni questione della tua vita, piccola o grande che sia. Disse Allāh l'Altissimo:
}قُلْ إِنَّ صَلَاتِي وَنُسُكِي وَمَحْيَايَ وَمَمَاتِي لِلَّهِ رَبِّ الْعَالَمِينَ (162) لَا شَرِيكَ لَهُ وَبِذَلِكَ أُمِرْتُ وَأَنَا أَوَّلُ الْمُسْلِمِينَ (163){(الأنعام-162,163)
"Dì: In verità la mia preghiera, il mio culto, la mia vita e la mia morte, appartengono ad Allāh, il Signore dei Mondi"
"Non ha simili. Così mi è stato ordinato, e sono il primo a sottomettermi" (Capitolo: "al-An'ām", 162 - 163)
"La mia preghiera, il mio culto, la mia vita e la mia morte, appartengono ad Allāh, il Signore dei Mondi": Ossia che tutto il mio operato è rivolto ad Allāh, in quanto io prego per Allāh, obbedisco ai miei genitori per Allāh, studio ed imparo affinché possa aiutare la gente per compiacere Allāh, dormo affinché possa riposare ed essere in forma il giorno dopo per riuscire a compiere ciò che mi ha ordinato Allāh.
Si tratta di una devozione ad Allāh in ogni azione, ed è questa la prima manifestazione e il primo dei segni della sottomissione ad Allāh.
Il secondo segno della completa sottomissione ad Allāh è l'osservazione di ciò che ha ordinato e l'evitamento di ciò che ha proibito. Disse il nostro Signore (lode a Lui):
يَا أَيُّهَا الَّذِينَ آمَنُوا أَطِيعُوا اللَّهَ وَرَسُولَهُ وَلَا تَوَلَّوْا عَنْهُ وَأَنْتُمْ تَسْمَعُونَ
"O credenti! Obbedite ad Allāh e al Suo Messaggero e non volgetegli le spalle mentre ascoltate". (Capitolo: "al-Anfāl", 20)
E disse, lode a Lui l'Eccelso:
}يَا أَيُّهَا الَّذِينَ آمَنُوا ادْخُلُوا فِي السِّلْمِ كَافَّةً وَلَا تَتَّبِعُوا خُطُوَاتِ الشَّيْطَانِ إِنَّهُ لَكُمْ عَدُوٌّ مُبِينٌ{(البقرة-208)
"O voi che credete! Entrate tutti nella Pace, completamente" (Capitolo: "al-Baqarah", 208)
nella Pace: cioè nell'Islam.
"Entrate tutti nella Pace, completamente": cioè adempite a tutti gli ordinamenti di Allāh, ed evitate tutto ciò che ha proibito.
Allāh mi ha ordinato di compiere un atto, quindi lo eseguo... Mi ha proibito di fare un atto, quindi lo evito. Questa è la totale sottomissione ad Allāh e la condiscendenza nei Suoi confronti.
Il terzo segno della sottomissione ad Allāh è quello della remissività verso la legiferazione con quanto decretato da Allāh, quindi approviamo ed accettiamo la Sua legislazione.
Accettiamo tutta la legge divina e non rinneghiamo, ad esempio, le sanzioni che Allāh ha legiferato. Anzi, dobbiamo provare soddisfazione per la legge di Allāh, poiché solo Lui sa cosa è consono per la Sua creazione, e sa che queste sanzioni sono una purificazione per la società:
}أَلَا يَعْلَمُ مَنْ خَلَقَ وَهُوَ اللَّطِيفُ الْخَبِيرُ{(الملك-14)
"Non conosce forse la Sua stessa creazione? Quando Egli è il Sottile, l'Onnisciente?" (Capitolo: "al-Mulk, 14).
E disse (lode a Lui):
}أَفَحُكْمَ الْجَاهِلِيَّةِ يَبْغُونَ وَمَنْ أَحْسَنُ مِنَ اللَّهِ حُكْمًا لِقَوْمٍ يُوقِنُونَ{(المائدة-50)
"Chi è migliore di Allah nel giudizio?" (Capitolo: "al-Mā’idah", 50)
Pertanto è Allāh che meglio conosce cosa si addice alle persone nella loro vita terrena e ultraterrena.
L'applicazione della legislazione divina purifica gli esseri umani e li porta a vivere nella sicurezza.
Un uomo che affermava di essere un credente in Allāh e in ciò che era stato rivelato al Profeta (pace e benedizioni su di lui) andò da un ebreo chiamato Ka'b ibn al-Ashraf, affinché questi esprimesse un giudizio su una disputa che lo riguardava. E fece ciò per evitare di andare dal Messaggero di Allāh (pace e benedizioni su di lui) temendo che potesse emettere una sentenza a suo sfavore, per questo si rivolse all'ebreo, sperando in una sentenza di suo gradimento. A quel punto Allāh l'Altissimo rivelò:
}أَلَمْ تَرَ إِلَى الَّذِينَ يَزْعُمُونَ أَنَّهُمْ آمَنُوا بِمَا أُنْزِلَ إِلَيْكَ وَمَا أُنْزِلَ مِنْ قَبْلِكَ يُرِيدُونَ أَنْ يَتَحَاكَمُوا إِلَى الطَّاغُوتِ وَقَدْ أُمِرُوا أَنْ يَكْفُرُوا بِهِ وَيُرِيدُ الشَّيْطَانُ أَنْ يُضِلَّهُمْ ضَلَالًا بَعِيدًا{(النساء-60)
"Non hai visto coloro che affermano di credere in quello che abbiamo fatto scendere su di te e in quello che abbiamo fatto scendere prima di te, e poi desiderano ricorrere all’arbitrato degli idoli (ṭāghūt), mentre è stato loro ordinato di rinnegarlo? Satana vuole farli sviare nella più distante perdizione". (Capitolo: "an-Nisāà", 60)
Quindi se sei un Musulmano accondiscendente ad Allāh devi osservare la Sua legge, essere remissivo nei confronti del Suo giudizio anche quando non corrisponde a ciò che desidera il tuo ego, e non tralasciare la legge di Allāh per andare da un ebreo affinché egli giudichi secondo ciò che ti aggrada.
Disse Allāh, lode a Lui l'Eccelso, nei seguenti versetti:
}وَمَا أَرْسَلْنَا مِنْ رَسُولٍ إِلَّا لِيُطَاعَ بِإِذْنِ اللَّهِ وَلَوْ أَنَّهُمْ إِذْ ظَلَمُوا أَنْفُسَهُمْ جَاءُوكَ فَاسْتَغْفَرُوا اللَّهَ وَاسْتَغْفَرَ لَهُمُ الرَّسُولُ لَوَجَدُوا اللَّهَ تَوَّابًا رَحِيمًا{(النساء-46)
"Non abbiamo inviato alcun Messaggero se non perché venga obbedito, per volontà di Allāh". (Capitolo: "an-Nisāà", 64)
Infatti Allāh non ha inviato i Profeti affinché siano trascurati e per rimetterci al giudizio degli altri.
Poi Allāh concluse la lezione imparata da questa vicenda e altre sue simili con un versetto importante, che denota la necessità dell'accondiscendenza verso l'arbitrato secondo la legge di Allāh. Disse il nostro Signore, lode a Lui l'Eccelso:
}فَلَا وَرَبِّكَ لَا يُؤْمِنُونَ حَتَّى يُحَكِّمُوكَ فِيمَا شَجَرَ بَيْنَهُمْ ثُمَّ لَا يَجِدُوا فِي أَنْفُسِهِمْ حَرَجًا مِمَّا قَضَيْتَ وَيُسَلِّمُوا تَسْلِيمًا{(النساء-65)
"No, per il tuo Signore, non saranno credenti finché non ti avranno eletto giudice delle loro discordie e finché non avranno accettato senza provare alcun imbarazzo per quello che avrai deciso, sottomettendosi completamente". (Capitolo: "an-Nisāà", 65)
È necessaria la totale sottomissione nei confronti di ciò che Allāh ha legiferato, poiché questa sottomissione è un segno della devozione all'Islam.
Il quarto segno della sottomissione ad Allāh (l'Altissimo) è l'accettazione della predestinazione divina. Infatti tutto è stato prestabilito da Allāh in base alla Sua saggezza, quindi il Musulmano si sottomette ad Allāh in tutto ciò che concerne il destino, sia nel bene che nel male.
Se il Musulmano viene colto da una gioia, ringrazia, e se lo colpisce una disgrazia, pazienta.
Se Allāh ti donasse del cibo, o un buon profitto, o una bella abitazione, o una promozione scolastica, o il benessere fisico, o una buona parentela, lo ringrazi.
E se il musulmano viene colpito da una disgrazia, come una malattia, o la povertà, o il timore, o una calamità, o un problema, deve pazientare per questa disgrazia e chiedere il sostegno di Allāh. Questo è quindi lo stato del Musulmano accondiscendente e sottomesso al suo Signore.
Infatti tutto ciò che avviene è secondo la predestinazione di Allāh: la salute, la malattia, la ricchezza, la povertà... Tutto ciò secondo la Sua predestinazione e la Sua saggezza. Spetta quindi al Musulmano l'accettazione del destino poiché è Allāh che lo ha stabilito.
Disse il nostro Signore, lode a Lui:
}إِنَّا كُلَّ شَيْءٍ خَلَقْنَاهُ بِقَدَرٍ{(القمر-49)
"Invero creammo ogni cosa con predestinazione". (Capitolo: "al-Qamar", 49)
E disse l'Altissimo:
}قُلْ لَنْ يُصِيبَنَا إِلَّا مَا كَتَبَ اللَّهُ لَنَا هُوَ مَوْلَانَا وَعَلَى اللَّهِ فَلْيَتَوَكَّلِ الْمُؤْمِنُونَ{(التوبة-51)
"Dì: invero non ci coglierà se non ciò che ha prescritto Allāh per noi" (Capitolo: "at-Tawbah", 51)
Non ci coglierà se non ciò che ha prescritto Allāh per noi.
E disse Allāh, l'Eccelso:
}وَمَا كَانَ لِنَفْسٍ أَنْ تَمُوتَ إِلَّا بِإِذْنِ اللَّهِ كِتَابًا مُؤَجَّلًا وَمَنْ يُرِدْ ثَوَابَ الدُّنْيَا نُؤْتِهِ مِنْهَا وَمَنْ يُرِدْ ثَوَابَ الْآخِرَةِ نُؤْتِهِ مِنْهَا وَسَنَجْزِي الشَّاكِرِينَ{(آل عمران-145)
"Nessuna anima perisce se non con il permesso di Allāh" (Capitolo: "Āl-‘Imrān", 145)
Il termine di ogni cosa lo ha prestabilito Allāh.
E qualsiasi cosa accada nell'universo, e ogni atomo che circola nel mondo, e ogni cosa che avviene, non succede se non con la conoscenza di Allāh, la Sua volontà, la Sua predestinazione, la Sua saggezza e la Sua potenza.
Disse Allāh (che sia lodato):
} الَّذِي لَهُ مُلْكُ السَّمَاوَاتِ وَالْأَرْضِ وَلَمْ يَتَّخِذْ وَلَدًا وَلَمْ يَكُنْ لَهُ شَرِيكٌ فِي الْمُلْكِ وَخَلَقَ كُلَّ شَيْءٍ فَقَدَّرَهُ تَقْدِيرًا{(الفرقان-2)
"E ha creato ogni cosa stabilendola secondo predestinazione". (Capitolo: "al-Furqān", 2)
Egli (che sia lodato) ha creato ogni cosa, e ha predestinato ogni cosa. E ciò che vuole avviene, mentre ciò che non vuole non avviene.
Quindi io, in quanto Musulmano, mi è richiesto di sottomettermi a tutto ciò che concerne la predestinazione di Allāh, lode a Lui l'Eccelso.
E con ciò il Musulmano diviene sottomesso ad Allāh.
L'Islam è la Religione di Allāh per tutte le persone, disse l'Altissimo:
}إِنَّ الدِّينَ عِنْدَ اللَّهِ الْإِسْلَامُ وَمَا اخْتَلَفَ الَّذِينَ أُوتُوا الْكِتَابَ إِلَّا مِنْ بَعْدِ مَا جَاءَهُمُ الْعِلْمُ بَغْيًا بَيْنَهُمْ وَمَنْ يَكْفُرْ بِآيَاتِ اللَّهِ فَإِنَّ اللَّهَ سَرِيعُ الْحِسَابِ{(آل عمران-19)
"Invero, la religione presso Allah è l'Islam". (Capitolo: "Āl-‘Imrān", 19)
Quindi, tra le varie religioni, l'Islam è l'unica religione accettata da Allāh.
}وَمَنْ يَبْتَغِ غَيْرَ الْإِسْلَامِ دِينًا فَلَنْ يُقْبَلَ مِنْهُ وَهُوَ فِي الْآخِرَةِ مِنَ الْخَاسِرِينَ{(آل عمران-85)
"E chi segue una fede differente dall'Islām, questa non verrà accettata da Lui, e nell'Aldilà sarà tra i perdenti". (Capitolo: "Āl-‘Imrān", 85)
Perciò ad ogni essere umano è richiesto abbracciare l'Islam.
Nell'Islam si trova la salvezza dall'inferno, e la vittoria con il raggiungimento della soddisfazione di Allāh e del paradiso.
Ed entrare a far parte dell'Islam è tra i più grandi doni, anzi è la più grande e importante questione della tua esistenza.
L'Islam nella sua realtà è il ritorno alla disposizione innata e alla ragione.
Entrare formalmente nell'Islam è semplice e non richiede riti particolari o cose ufficiali, infatti la persona deve semplicemente pronunciare le due testimonianze, dicendo: "Testimonio che non vi è divinità all'infuori di Allāh e testimonio che Muhammad è il messaggero di Allāh".
E con questo si diventa Musulmani.
Dopodiché inizia a praticare l'Islam.
E qui raccomando di seguire il sito Islamhouse, ognuno in base alla propria lingua, affinché il nuovo Musulmano possa imparare come praticare l'Islam.
Collegamento al sito: https://islamhouse.com/
La fuga dall'ateismo all'Islām.. 1
Domanda e risposta. 3
1 - Che cosa significa ateismo?. 9
2 - Cosa si biasima dell'ateismo?. 10
Qual è la prova dell'esistenza del Creatore?. 11
Cosa si intende con la prova della creazione [dal nulla]?. 11
Cosa s'intende con la prova dell'accuratezza e della perfezione?. 13
6 - Perché l'essere umano e le altre creature non hanno origine da organismi unicellulari molto semplici? 16
Quali sono gli esempi della prova dell'accuratezza e della perfezione? 18
8 - Alcuni atei provano a confutare la prova dell'accuratezza dicendo che accadono avvenimenti non mirabili, come le malattie e i terremoti. 26
9 - Cosa impedisce che vi sia una causa materiale come inizio dell'universo? Per esempio: un'altra civiltà o altro ancora. Perché proprio il Dio eterno?. 27
10 - Noi conosciamo le leggi che regolano l'universo e conosciamo bene il motivo dei terremoti, perché dovremmo quindi avere necessità del Creatore dato che conosciamo le leggi?. 29
11 - Cosa impedisce al "caso" di essere l'origine dell'universo?. 31
12 - Come possiamo rispondere all'ateo che afferma che il cosmo è eterno? 31
13 - Perché il principio della causalità non può essere applicato al Creatore? O in altri termini: Chi ha creato il Creatore?. 32
14 - Il cosmo è immenso. Come potremmo avere una centralità in questo gigantesco universo nonostante la nostra piccola dimensione?. 33
15 - Alcuni atei affermano: "Esistono molti pianeti, quindi, in base alla teoria delle probabilità diventa naturale il fatto che tra essi vi sia un pianeta adatto alla vita. Può essere valido come ragionamento?" 36
16 - Perché non potrebbe esserci più di un creatore eterno?. 39
17 - Perché la religione?. 40
Cosa impedisce che i principi morali siano il prodotto del cervello o della società? 44
19- Esiste più di una divinità nelle civiltà presenti sulla terra, perché quindi la fede proprio in Allah? 46
20 - Se un uomo fa qualcosa di cui non ha bisogno ciò è considerato una futilità! Ed Allāh non ha alcun bisogno di noi, quindi perché ci avrebbe creati?. 49
21- Come riconosciamo Allāh?. 53
22 - Ci sono molte religioni: perché proprio l'Islam?. 57
23 - Cos'è l'Islam?. 58
24 - Nell'Islam è presente una risposta alle domande esistenziali che hanno esasperato le menti nel tentativo di dare una risposta, come: Da dove proveniamo? Perché siamo qui su questa terra? E quale è la destinazione? 61
25 - Come ho saputo che Muhammad, pace e benedizioni su di lui, è un messaggero inviato da Allāh? 62
26 - Come faccio a sapere che mi è richiesto di credere in Allah?. 73
27 - È sufficiente avere fede in Allāh e non credere nei Profeti?. 76
28 - Il miscredente ottiene una ricompensa da Allāh per le sue buone opere? 78
29 - Se l'Islām è la religione della verità, perché ci sono questioni ambigue? 80
30 - Perché Allāh ha creato il male? O in altre parole: come risponde il Musulmano al "dilemma del male"? 82
31 - È stata la religione la causa delle cosiddette guerre religiose che hanno dominato la scena mondiale in alcune epoche?. 87
32 - Perché i musulmani al giorno d'oggi sono arretrati nonostante la loro religione monoteista mentre l'Occidente è molto avanzato?. 88
33 - Quali sono i frutti dell'adorazione di Allāh l'Altissimo?. 95
34 - Quali sono i simboli della sottomissione ad Allāh l'Altissimo? O in altre parole: come capire che sei totalmente sottomesso ad Allāh?. 97
E in conclusione: Come posso entrare nell'Islām?. 102
Contenuti 104
[1] Il destino della natura: Come le leggi della biologia rivelano lo scopo dell'universo, di Michael Denton.
[2] Michael Denton ha discusso questo tema in dettaglio nel suo libro "Nature's Destiny", che è stato tradotto (in arabo) ed emesso dalla casa editrice: "Dār al-Kātib".
[3] La recente tendenza alla confutazione della religione nella filosofia moderna, dott. Sultan al-'Umairi, nella sua ricerca di dottorato.
[4] "Zād al-ma'ād", 1-68)
[5] "Majmū' al-fatāwa", 19 - 93, 94)
[6] Tratto da una risorsa video: "Le rive dell'Oceano Cosmico". [Episodio 1] Alcune parti del nostro essere riconoscono la nostra provenienza. Desideriamo tornarvi. E siamo in grado di farlo. Perché il cosmo è anche all'interno di noi. Siamo fatti di detriti stellari. Siamo un mezzo che permette al cosmo di conoscere se stesso. 06 min 04 sec. Per quanto riguarda il fatto che l'essere umano sia un insetto, Sartre ha affermato ciò nel suo romanzo "La nausea".
[7] Tratto da un intervista di Ken Campbell su "Reality on the Rocks: Beyond Our Ken", 1995
[8] Majmū' al-fatāwa, pag. 359 vol.1)
[9] Storia della civiltà, Will Durant, pag.209, vol.3)
[10] "La recente tendenza alla confutazione della religione nella filosofia moderna", dott. Sultan al-'Umairi, nella sua ricerca di dottorato.
[11] "Sahīh Muslim", detto 2577.
[12] https://en.wikipedia.org/wiki/There_are_no_atheists_in_foxholes
[13] An-Naba’ Al-‘Azīm, Dr.‘Abdullah Darrāz, pag. 44-45.
[14] Sahīh Al-Bukhāri (4854)
[15] Al-Bukhāri (1217), Al-Bukhāri (2618), Al-Bukhāri (3578), Al-Bukhāri (4101), Al-Bukhāri (6452). Tutti questi riferimenti riguardano diversi avvenimenti in diversi tempi, e ciò prendendo in considerazione solamente il testo di Al-Bukhāri!
[16] Sahīh Al-Bukhāri (1333).
[17] Questi detti profetici sono stati raccolti da Sa‘īd ibn ‘Abdul Qādir Bāshanfar nel suo libro: Dalā’il Al-Nubuwwah, pubblicato da Dar Ibn Hazm.
[18]http://www.nasa.gov/mission_pages/LRO/news/vid-tour.html https://www.youtube.com/watch?v=UIKmSQqp8wY
[19] Thubūt An-Nubuwwāt ‘Aqlan wa Naqlan, di Ibn Taymiyyah, pubblicato da Dār Ibn Al-Jawzi, pag. 573, e con lo stesso significato nella medesima fonte a pag. 318.
[20] Sahīh Al-Bukhāri (4971).
[21] Sahīh Al-Bukhāri (7).
[22] C. S. Lewis
[23] Tratto dal libro: Usus Ghā’ibah, Eng. Ahmad Hasan, Dalā’il Center. Con modifiche.
[24] - https://en.wikipedia.org/wiki/League_of_Militant_Atheists
[25] https://www.telegraph.co.uk/news/science/science-news/3323462/Science-Islams-forgotten-geniuses.html
[26] Sahīh Sunan At-Tirmidhi (2465).